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30 ago 2011

Sbatti il "mostro" in prima pagina

di Luciano Caveri

Dominique Strauss-Khan è stato prosciolto dalle accuse di stupro e, visto che mi sembra che non abbia avuto trattamenti di particolare favore dalla giustizia americana, penso che il verdetto non lasci spazio a dietrologie, sapendo che nello stesso giorno si è espresso - e ogni comparazione con il sistema italiano è deprimente - un giudice di primo grado e un altro d'appello. Punto e basta.  A parte la combinazione di una sentenza che avviene lo stesso giorno della conquista di Tripoli da parte dei "ribelli" e di un terremoto a New York, eventi che hanno attenuato l'eco della notizia, resta evidente un meccanismo sempre più distorto e perverso dell'informazione grande e piccola... Strauss-Khan, anche per colpa della grancassa dell'accusa, ha subito nel breve volgere di poche ore un processo sommario su giornali e televisioni con una condanna che appariva senza speranza. Non si trattava solo di stroncare la carriera del brillante direttore del Fondo mondiale, ma di "bruciare" la candidatura più forte alla Presidenza della Repubblica francese. Sarà il tempo a dirci se l'immagine piuttosto grottesca del vecchio tombeur de femmes e non immacolata sotto il profilo dei comportamenti sarà comunque letale per il suo rientro in politica, ma quel che risalta è proprio la sproporzione fra la gogna mediatica e l'esito della Giustizia.