Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
04 set 2011

La crescente complessità

di Luciano Caveri

La nascita della "Spa precari", decisa per aggirare i "tagli" al personale di una Finanziaria statale precedente («Governo amico»...), ammesso che si dovesse adoperare davvero per il settore della forestazione come ci era stato detto al momento dell'approvazione, mi sembra che continui ad avere dei problemi normativo-contrattuali non indifferenti. Il gioco delle responsabilità non mi appassiona, ma certo è che la fretta e la scarsa attenzione alla complessità  del diritto del lavoro, confermato dal parere giuridico richiesto a decisione già assunta, non hanno aiutato e ora il rischio è che a dettare la linea sia la giurisprudenza, di cui sono ovvi i problemi successivi d'applicazione. So che non è facile l'argomento, non nuovo per altro e sul quale si ragionava in passato con una formula di "agenzia", perché non è semplice l'"emersione" del precariato principalmente proprio per i limiti alle assunzioni pubbliche del "Patto di stabilità". In più la "forestazione" comprende persone che lavorano tutto l'anno e lo hanno fatto dentro la Regione con varie mansioni e poi ci sono il gran numero di "stagionali", inseriti in meccanismi poco virtuosi, specie quando riferito ai più giovani, nel corto circuito "lavoro - disoccupazione pagata" che "segna" una carriera lavorativa e distorce in certi casi il mercato del lavoro, come da sempre segnalato da imprenditori del settore privato. Direi che il dubbio, alla fine, non riguarda solo il caso in esame, ma dimostra che chi offre l'immagine di chi risolve, titanicamente nella sua solitudine, qualunque problema dovrebbe avere l'umiltà di capire che i tempi sono cambiati e le difficoltà dei dossier obbligherebbero al dialogo e al confronto.