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07 lug 2011

Sarebbe clamoroso

di Luciano Caveri

Chissà se davvero quest'oggi Dominique Strauss-Kahn uscirà "pulito" (o con accuse del tutto ridimensionate) dalle accuse di violenza sessuale che lo avevano obbligato a dimettersi dalla direzione del "Fondo Monetario Internazionale" (rapidamente sostituito da una connazionale...) e ad uscire dalla corsa alla Presidenza della Repubblica francese in cui era favorito (rapidamente scaricato dal suo partito...). Così parrebbe dalle anticipazioni contenute in uno "scoop" del "New York Times". La vicenda, qualunque sarà l'esatto punto di caduta, diventerà comunque esemplare di un sistema giudiziario, quello americano, che - malgrado il bombardamento di telefilm sull'argomento - resta per un europeo qualcosa di misterioso.  Lo è stato in questa vicenda per la durezza dei comportamenti verso l'accusato, dando l'ovvia sensazione che la fama della personalità sotto accusa diventasse un handicap e non, come capita talvolta in Italia, una corazza con cui difendersi più facilmente.  Ma se oggi ci fosse un brusco cambio di direzione, allora sarebbe per contro un esempio di tornare sui propri passi, una vera e propria "inversione ad U", inesistente nella nostra macchina giudiziaria. Certo in Francia oggi, specie all'Eliseo, l'attesa sarà spasmodica e basta leggere i siti dei giornali francesi (che hanno oggi "bucato" la notizia con i giornali in edicola a causa della differenza di fuso orario con gli Stati Uniti) per capirne l'interesse.