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21 giu 2011

Il dibattito sulla ferrovia dell'Alta Valle

di Luciano Caveri

Non è la prima volta che si ipotizza la chiusura della linea ferroviaria fra Aosta e Pré-Saint-Didier. L'esercizio di questa linea di una trentina di chilometri iniziò nel 1928 per il trasporto del carbone di La Thuile e poi dal 1931 sino ad oggi ad occuparsi dell'esercizio, diventando alla fine solo passeggeri con la chiusura delle miniere, sono state le "Ferrovie dello Stato", che nel 1968 ebbero anche la brillante idea di togliere l'elettrificazione. Proprio le Ferrovie, come un mantra, hanno nel tempo segnalato lo status di "ramo secco" per i gravi deficit dovuti alla scarsità di utenti. Simili esiti avevano già avuto approfondimenti di tecnici incaricati dalla Regione, che già segnalavano investimenti colossali che si renderebbero necessari su questa linea di montagna per una sua eventuale modernizzazione, sapendo quanto la linea non sia mai stata concepita per una logica "da metropolitana", essendo distante da importanti centri abitati. Per non parlare di quella che ho sempre pensato essere, per i problemi tecnici e i costi, una follia: l'allungamento sino a Courmayeur. Ma il dato vero è un altro e su questo lavorai quando mi occupavo del settore. La vastissima area Cogne e le zone limitrofe si sono storicamente ritrovate "separate" dalla città e non ci sono sottopassi che tengano. Se quell'area deve essere "connessa" alla città, trovandosi a due passi dal centro, allora bisogna togliere la ferrovia. Le soluzioni di diverso genere di "interramento" prevedevano spese incredibili (sul metro le mie perplessità sono note) e restava in piedi l'idea, se non si voleva chiudere la ferrovia dell'Alta Valle, di avere due stazioni di Aosta, collegate fra loro da scale mobili e unite da un binario di servizio usato solo per lo spostamento dei convogli in caso di necessità, "aprendo" quella zona. Vedremo cosa capiterà e quale dibattito si aprirà, sapendo che comunque, sino a quando non si applicherà la nuova norma d'attuazione sul trasporto ferroviario (con la scelta eventuale della Valle di "ottenere" la linea da "Rfi" e non solo di appaltare l'esercizio), del tempo passerà.