Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
22 mag 2011

Segnali dalla società

di Luciano Caveri

A maggio si incrociano matrimoni, comunioni, cresime e anche battesimi, che si concentrano in particolare in questo scorcio di primavera. Sacramenti, tranne che ovviamente per gli sposalizi solo civili, che come un reticolo stretto saldano le famiglie e la società che esse compongono, dando vita alla comunità nel nome in questo caso della religione (i parroci segnalano il paradosso di come spesso la cresima sia il capolinea per i giovani di una loro partecipazione alla vita religiosa), ma anche della festa che ne consegue come collante civile e momento d'incontro e di aggregazione in cui si ritrovano molte persone in un clima più disteso rispetto alla quotidianità. Trovo che la partecipazione, a "tour de rôle" come protagonisti o come comprimari nel corso della propria vita, sia sempre un'esperienza interessante, essendo occasioni per vedere le evoluzioni del costume e anche osservatorio per misurare - nelle full immersion di questi riti collettivi - umori, tendenze e "idem sentire" del nostro Paese. E' sempre molto difficile, vivendolo ogni giorno, capire - pur accompagnati, in modo ben più sistematico,  da dati, studi, ricerche - come la nostra Valle muti attraverso quei cambiamenti così veloci che sono già palpabili nel corso di una vita rispetto alla generale fissità dei secoli passati. Questo esercizio è utile per riflettere su noi stessi e sul futuro che ci attende. Con lo straordinario e ironico ammonimento di Winston Churchill: «l'abilità politica è l'abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana, il prossimo mese e l'anno prossimo. E di essere così abili, più tardi, da spiegare perché non è accaduto».