Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
22 gen 2011

Un Santo amico

di Luciano Caveri

Il rapporto con la fede è una sfera intima e personale. Diversa è la questione della cultura cattolica che fa parte della formazione personale perché è nella nostra storia e, a diversa misura, nel nostro vissuto. Il vissuto, appunto. Riflettevo su quanto sia stato fortunato a conoscere di persona e di incontrare più volte e a diverse età (nella foto ero davvero giovane!) quella figura complessa e in parte ancora enigmatica di Giovanni Paolo II, la cui annunciata beatificazione è la premessa ormai scontata alla santità. Che Karol Wojtyła, Papa dal 1978, avesse elementi evidenti di profonda umanità e grande spiritualità è quasi banale. Vi era in più una fisicità che in alcuni decenni passò da un'esuberanza sportiva al dramma di una malattia invalidante, che alcuni segnalarono come possibile strascico del noto attentato. D'altra parte Giovanni Paolo II, uomo di grande carisma, è stato anche politico, un "conservatore sociale" che ha avuto un ruolo importante nel crollo dei regimi comunisti dell'Est e ho avuto il privilegio, grazie ad un'amica polacca, di visitare a Cracovia, in più occasioni, i luoghi cardine della sua vita. Il Papa polacco amava la Valle d'Aosta che gli ricordava in grande i suoi monti polacchi. "Capiva" la montagna ed i montanari su cui ha detto e scritto cose bellissime. Sarà nel tempo un Santo amato anche qui da noi.