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22 ago 2010

Corri che t'informi

di Luciano Caveri

D'estate, in genere appena sveglio, corro una mezz'oretta. Non è un gran esercizio fisico, ma è vero che ci si abitua al piccolo sforzo e ci si sente meglio. Sono in molti che lo fanno in una Valle in cui gli sportivi sono tanti, anche se la mia impressione è che ci sia un incremento di ciclisti a detrimento  del jogging, che è meno praticato di un tempo (così come il golf ruba appassionati al tennis). Mentre corro, con le cuffiette nelle orecchie, sento i "giornali radio", passando sul Web dall'Italia alla Francia, e ascolto le rassegne stampa mattutine che ti offrono anche le prime pagine dei giornali. Era Friedrich Hegel che diceva: «la preghiera del mattino dell'uomo moderno è la lettura del giornale. Ci permette di situarci quotidianamente nel nostro mondo storico». Oggi la "purée di media" rende l'esercizio più complesso, aggiungendo come necessarie per una completezza le immagini che la televisione assicura con continuità, ma è la Rete che offre la multimedialità. Dunque la "vera" rassegna stampa personalizzata avviene "à la carte" attraverso il proprio computer.