Alla fine dei campionati mondiali militari
Trovo incredibile e offensivo che né all'inaugurazione né alla chiusura, e neppure nei giorni di svolgimento delle gare sia apparso in Valle d'Aosta, per adempiere a doveri di cerimoniale e obblighi protocollari e non per divertissement, un Ministro o uno dei più di quaranta Sottosegretari del Governo Berlusconi.
Brutta questa scelta di mancata presenza ai Campionati mondiali militari, pensando al colossale sforzo organizzativo della Valle d'Aosta e al budget importante messo generosamente a disposizione dalla nostra Regione autonoma.
Ho fatto parte, pur brevemente, del Governo italiano e so bene, come si dice, «che un Sottosegretario non si nega a nessuno» ed invece in questo caso nisba.
Trovo questa mancanza una gaffe istituzionale, pensando che senza l'appoggio della Valle la manifestazione non si sarebbe potuto svolgere, specie in tempi di "vacche magre" per le Forze armate.
Era dunque giusto pretendere qualche sforzo suppletivo, a livello politico romano, per valorizzare l'insieme delle gare gestite con perizia dai "nostri" ed invece una sorta di cappa soporifera è calata sulla manifestazione, malgrado di sforzi di informazione e di comunicazione che sono stati compiuti.
Che la lezione serva come viatico nel solco dell'elementare principio del "do ut des" e nella logica equilibrata fra costi e benefici.
- luciano's blog
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Commenti
Facciamo...
tesoro delle esperienze...
E' un peccato...
a fronte dell'impegno della Regione i riscontri mediatici sono stati risibili, che cosa non ha funzionato?
Perché in Valle non si è cercato di coinvolgere di più la popolazione?
Perché i giornali non ne hanno parlato?
Ovviamente...
non sono in grado di dare le risposte.
Nel mio piccolo, ho cercato di fare il possibile, ma in effetti il bilancio sull'esterno è stato quello che è.
Qualche giornale...
si è impegnato alla grande, come sportvda.it e 12vda.it.
Penso che..
il problema sia la ricaduta esterna, come dicevo nel "pezzo". i costi-benefici.
Promozione...
Come ha scritto Luca Mercanti nell'editoriale de "La Gazzetta Matin" di lunedì i valdostani si sono tanto indignati per i 40mila euro spesi per ospitare l'Isola dei Famosi in ritiro e nessuno ha osato urlare allo scandalo per il milione e 300mila euro spesi per questi mondiali militari.
Se quei soldi fossero stati spesi in promozione anziché in gare e cerimonie non sarebbe stato meglio? Magari in spot televisivi (che fine ha fatto il piano promozionale della Regione?) come fanno le altre Regioni? Certo, probabilmente gli spot sono meno clientelari di un'organizzazione del genere, nella quale c'è stato spazio per miriade di piccoli incarichi, acquisti e favori fatti più sulla base di un ragionamento pre-elettorale in vista delle elezioni comunali che non per portare a casa il risultato promozionale.
Del resto, l'escamotage della creazione un comitato organizzatore che consentisse di agire al di fuori delle procedure previste per gli enti pubblici è stato un colpo degno di nota.
Al di là del nome altisonante del presidente, - che tra "Terna", "Città della Salute" ed "Expo Milano" non aveva certo tempo e voglia di occuparsi di questo giocattolo tutto valdostano - quali grandi professionisti si sono occupati della manifestazione?
Sicuramente persone di buona volontà, non metto in dubbio, ma con quali professionalità? Con quali capacità e contatti? Al solito si è data in mano una "Ferrari" a bambini che hanno appena tolto le rotelle alla bicicletta, più che trarne insegnamento: in questo caso bisogna solo indignarsi.
Per l'ennesima volta sono stati buttati i nostri soldi.
Risposta a Mistica...
con molta, molta, molta umiltà, facevo parte del Comitato organizzatore... un po' di esperienza credo di averla e posso assicurare che un milione e 300mila euro sono veramente pochi per un evento del genere. E non contiamo il "non costo" di 250 miei commilitoni con mezzi a disposizione, assolutamente senza costi per il Comitato... prima di emettere sentenze bisognerebbe informarsi...
Con amicizia.
Dimenticavo...
tra l'altro, chi anche sul web non ha il coraggio di firmarsi, per me non avrebbe neanche il diritto di commentare...
Cari saluti.
Risposta ad Albarello...
Una prima premessa doverosa: so che può risultare ridicolo, ma "Mistica" è il mio nome di battesimo e, come tanti altri utenti di questo sito, mi sono registrata utilizzando come user il mio nome!
Non volevo in alcun modo risultare offensiva, conosco la sua esperienza e non mi permetterei mai di metterla in dubbio. Le mie critiche - prima delle quali le assicuro di essermi documentata - erano indirizzate a coloro che si sono occupati della promozione dell'evento (per non dire poi dell'incredibile consulenza per la sicurezza).
Credo che in tutta sincerità anche lei possa riconoscere che la rilevanza esterna sia stata di scarso rilievo e che l'atteso volano turistico auspicato per una competizione sportiva di rilevanza mondiale, non c'è stato.
La comunicazione è un aspetto fondamentale nell'organizzazione di manifestazioni di questo tipo il cui scopo, trattandosi di fondi regionali e quindi dei cittadini, non è quello di offrire una vetrina ai campioni delle Forze armate, bensì quello di promuovere la Valle d'Aosta.
Mi permetto infine di chiederle una cosa: i campionati mondiali militari sono stati finanziati solo dalla Regione o anche le Forze armate hanno contribuito finanziariamente (non con risorse umane per intenderci) all'operazione?
La saluto caramente.
Risposta alla signora Mistica...
Mi dispiace di aver dubitato del suo nome di battesimo e di questo mi scuso.
Sono assolutamente d'accordo con lei per la questione mediatica, ma in questi momenti, questi sport non godono sicuramente del favore dei media e soprattutto siamo "post Olimpiade", che tutto ha prosciugato... anche quel poco che si aveva prima.
Una sorta di promozione "vis a vis" è sicuramente stata fatta e pacchetti promozionali e pubblicitari per tutte le Forze armate mondiali e non sono stati attivati. Poi, tutti gli impegni economici, per tutte le squadre e i tecnici (parlo di ospitalità e soggiorno vitto-alloggio), sono stati investiti sul territorio valdostano.
L'impegno economico delle Forze armate non è stato quantificato nel budget, siamo tutti volontari (250 uomini e 60 mezzi operativi). Pasti a carico del Comitato organizzatore ed alloggiamento in caserma...
Spero di essere stato esaustivo, sono comunque a disposizione.
La ringrazio e mi scuso nuovamente per il fraintendimento di cui sopra.
Un cordiale abbraccio.
Marco Albarello