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23 mar 2010

Povera Geografia...

di Luciano Caveri

Dopo la "riforma Gelmini", ha avuto un grande successo in Italia l'appello in favore dell'insegnamento della geografia, intitolato provocatoriamente "A scuola senza geografia". Un appello sintetico così concepito: "fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini italiani e del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro. Nei nuovi curricoli dei licei e degli istituti tecnici e professionali in via di definizione la geografia scompare del tutto o è fortemente penalizzata. I sottoscrittori di questo documento ritengono che privarsi degli strumenti di conoscenza propri della geografia, in una società sempre più globalizzata e quindi complessa, significa privare gli studenti di saperi assolutamente irrinunciabili per affrontare le sfide del mondo contemporaneo". Come si fa a non condividere? Personalmente sin da ragazzino sono stato affascinato dalle carte geografiche e dagli atlanti e uno dei primi regali ai miei figli è stato un mappamondo che consenta di vedere dove siamo e relativizzarci nel quadro della vastità del pianeta e della sua umanità. Oggi ho sull'iPhone alcune applicazioni utili sulla geografia del mondo e trovo che la geografia, materia complessa e affascinante che ci apre ampi spazi di conoscenza, diventando di fatto una Cenerentola, fotografa un'idea della cultura e della scuola che lascia stupefatti.