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19 dic 2009

Una deriva

di Luciano Caveri

Io non capisco - e non è una logica di schieramento per partito preso, visto che in privato (e Gianfranco Fini in pubblico...) molti esponenti del centro-destra concordano - dove voglia andare Silvio Berlusconi con le sue periodiche esternazioni, invocando, a sua copertura, la benedizione popolare, come se fosse un viatico contro ogni regola costituzionale. Che in un'assise internazionale, dove non gode di grandi favori, il premier "si lasci andare" colpisce ancora di più. E il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, pur con stile britannico, replica con decisione.  Questo clima non mi piace, perché puzza di un desiderio di autoritarismo, che resta un male da cui guardarsi. Mi auguro che i valdostani ci ragionino di fronte a questa deriva che in altre circostanze farebbe ridere, invece intristisce. La legittimazione popolare, specie pensando a come certi voti si "acquistino", ha come limite il rispetto delle regole democratiche e l'eventuale appello al voto anticipato - per un nuovo sì del popolo - non cambia nulla.