Vigilare

Gaspare SpatuzzaQuesta storia del collaboratore di giustizia (chiamarli "pentiti" è terribile) che accusa di legami con "Cosa Nostra" Silvio Berlusconi non mi appassiona, anche se le prossime puntate vanno seguite.
Semmai, con buona pace del premier che ha accusato la serie de "La Piovra" di rovinare nel mondo l'immagine dell'Italia, sarebbe bene che si dicesse la verità: le mafie, nella loro diversa coloritura, non solo ammorbano il Sud e sono state simpaticamente esportate con una parte dell'emigrazione italiana nel mondo (ha fatto più "Il Padrino" di mille sceneggiati televisivi), ma si sono ramificate dappertutto. Anche in Valle i rapporti dell'Antimafia e di altri organi segnalavano "presenze" su cui vigilare.
Per altro, Leonardo Sciascia - e la metafora nel tempo è diventata ancora più forte con il riscaldamento globale - segnalava come la linea della "palma" salisse sempre più a Nord, naturalmente usando l'albero come immagine del propagarsi della criminalità organizzata.

Commenti

Pentito...

Forse è il retaggio culturale cattolico che ci fa immaginare un uomo contrito e piangente, vuotare il sacco davanti al magistrato confessore. Negli Usa non capiscono questa definizione e neanche quella di "collaboratore", loro usano "witness" testimone.
Proviamo a pensare a Tommaso Buscetta, non si è mai pentito di essere mafioso. Anzi, le fonti dicono che si riteneva ancora legato alla vecchia "d'onore" concezione di mafia.
Per quello che riguarda Gaspare Spatuzza, la magistratura è costretta a verificare dei "sentito dire" riportati da altri autorevoli personaggi. Praticamente "potrebbe" nascere uno scenario processuale e di indagine condito dalla ricerca di molti, troppi riscontri. Forse la percezione che ha "la gente" comune è che queste persone siano dei privilegiati rispetto a quello che hanno commesso.
Un po' più di chiarezza su questi "privilegi" sarebbe gradita.

Mi sembra

una questione di comodo più che altro.
Ma me ne guardo dal dirlo perché potrei essere messo alla gogna da tutti i buonisti che circolano ancora fra noi. Sono curioso di saperne di più su questi "privilegi" anche perché tuttte le spese escono dalle nostre tasche.

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