Il referendum svizzero
Chissà che cosa ne penseranno i referendari locali che, "a uso ospedale", hanno esaltato i libertari referendum svizzeri.
Con grande partecipazione e ribaltando i sondaggi, è infatti passata oggi la proposta che vieterà in Svizzera la realizzazione, accanto alle moschee, dei minareti. Il minareto è quella torre che somiglia al nostro campanile e da dove il muezzin chiama i fedeli per la preghiera. Ovvio, comunque, che ciò non lede la tradizionale libertà religiosa in un Paese che storicamente ha trovato un antico equilibrio fra cattolici e protestanti.
Il segnale, inaspettato, venendo da un popolo che ha dato a molti musulmani la cittadinanza e l'accoglienza (e accoglie anche molti capitali di provenienza dei Paesi islamici nelle proprie banche), deve fare riflettere e il confronto si potrà in parte incrociare con i commenti alla celebre sentenza della Corte dei diritti dell'uomo sul crocefisso.
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Commenti
I campanili domani...
Ieri: via il crocifisso, oggi: no il minareto, domani: no il campanile.
Da cristiano cattolico non non mi piacciono i minareti e neanche le moschee ma ho paura che «oggi a te domani a me».
Con questa totale ed assoluta laicizzazione degli Stati si tende ad eliminare ciò che nell'umanità c'è sempre stata: la sfera religiosa, ed a minare ciò che a fatica si è conquistata, la libertà, ed in particolare la libertà di culto... ma a questa società è rimasto solo più il "dio denaro" da adorare?
Io terrei distinti...
i due problemi, che pure - come dicevo io stesso - si incrociano.
Mentre la sentenza della Corte dei diritti dell'uomo si riferisce al crocefisso nelle aule scolastiche, ma mai potrebbe interessarsi a simboli "esterni" - genere chiese, croci sulle montagne, cappellette sui sentieri e altro di simile -, anzi la Corte - a difesa - potrebbe contestare con una sentenza una decisione legislativa di uno Stato firmatario della Convenzione che faccia sparire questa simbologia, il referendum svizzero si occupa, invece, di questo aspetto "esterno".
Non ho trovato traccia del formarsi del quesito posto agli elettori elvetici, ma mi sembra di capire che mai si sarebbero potute vietare le moschee, nel rispetto della libertà religiosa sancita dalla Costituzione svizzera, mentre il minareto può essere vietato, assumendo tuttavia un valore simbolico e fortemente polemico.
Credo che, alla fine, quel che conta è il buonsenso e che la storia del crocefisso e questa del minareto ci obblighino a trovare soluzioni ragionevoli per evitare "guerre di religione" che purtroppo nel mondo, in questo momento, si combattono ancora.
Crocifisso...
I nuovi fatti mi hanno spinto a scrivere quello che penso e che ho pensato sul crocifisso...
Personalmente...
la scelta Svizzera la condivido, in quanto sinceramente mi darebbe fastidio avere cinque volte al giorno un omino che con un altoparlante richiama alla preghiera in maniera insistente. Non fa parte della mia-nostra cultura e sinceramente non credo ne farà mai parte.
Ci si scandalizza di una decisione così quando in alcuni Comuni si è deciso di limitare il rintocco delle campane solo più alle mezze ore e non più ai quarti come si usava un tempo, per inquinamento acustico ed altre scuse banali.
I politici sono spaventati di questa decisione, ma non credo tanto per quello che è uscito da questo referendum ma per il fatto che il popolo Italiano la penserebbe alla stessa maniera se fosse interpellato.
Allora meglio non interpellarlo. Il fatto è che in Svizzera un referendum, qualsiasi sia il risultato e qualsiasi sia l'affluenza, è vincolante, da noi esattamente il contrario. Su referendum seri, tipo aborto, nucleare, del parere espresso dal popolo, non se n'è fregato nessuno, si stanno di nuovo imbrogliando le carte. Per referendum in cui i politici non volevano prendere una decisione ma hanno scaricato la "patata bollente" al popolo invece sono andati deserti, d'altronde erano inutili.
Proviamo a fare la stessa domanda sui minareti (e non moschee) ad un abitante di Milano o di Roma o di Torino e poi vedremo cosa risponderà.
La gente ne ha le tasche piene.
E poi, non si parla di reciprocità!? Bene, andiamo a costruire un campanile in Siria o in Iraq e poi vediamo quanto sta su questo campanile, ammesso che si inizi la costruzione. In quei Paesi neanche un crocifisso al collo si può portare.