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31 ott 2009

Marrazzo

di Luciano Caveri

Povero Marrazzo! Conosco bene Piero, noto volto della televisione prestato alla politica, di cui conoscevo anche il papà (noto giornalista televisivo d'assalto), e non posso che parlarne bene per il tratto umano di cortesia e simpatia. Aggiungerei che alla Conferenza dei Presidenti o al Comitato delle Regioni ha sempre dimostrato di documentarsi e di analizzare con impegno i diversi dossier all'esame. Ora è finito sulle prime pagine dei giornali per una storiaccia di ricatti, che avrebbe fatto scoprire uno sconosciuto "penchant" nei suoi gusti sessuali, che rende la storia - purtroppo per lui - ancora più piccante. Ovviamente la destra, tranne rari casi, gli è volata addosso. La sostanza del ragionamento è questa: nessuno può fare il moralista con Silvio Berlusconi satiro se poi la sinistra ha i suoi scheletri negli armadi. Personalmente ritengo che chi è uomo pubblico, a qualunque schieramento appartenga, non può invocare eccessivamente la privacy, accettandone la violazione a proprio vantaggio e chiudendosi a riccio quando ciò riveli vizi e vizietti. Io stesso, negli anni, sono stato vittima di "gossip" incredibili e inesistenti. Non sono un santo, ma non ho nessuna paura che la mia persona e la mia attività vengano passate ai raggi X: non si scoprirà nulla di male. Per cui mi son convinto che i banditi che usano certi metodi se li ritroveranno addosso come i boomerang degli aborigeni australiani e, forse imbottito dalla logica del "lieto fine", resto convinto che alla fine i "cattivi" siano destinati a perdere.