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27 lug 2009

Mediapolis

di Luciano Caveri

E' clamoroso come io resti un inguaribile provinciale. Ho girato il mondo, ho studiato, mi tengo aggiornato, ma delle volte mi manca, purtroppo, quel colpo d'ala che forse sarebbe necessario. Mi riferisco a "Mediapolis", quel grosso conglomerato di cui si parla da più di dieci anni e che sorgerà (entro il 2011, secondo gli ideatori, con inizio lavori a breve) nel Comune di Albiano di Ivrea con una spesa coraggiosa in epoca di crisi: 500 milioni di euro. Basta cliccare qui per capire che il progettone c'è: 600mila metri quadrati interessati, di cui 90mila coperti, un parco a tema (con ventidue attrazioni meccaniche), 7.800 posti auto e 107 per i bus, un'arena per gli spettacoli da 15mila posti e molto altro ancora. Con slogan suggestivi del genere: «tutto il parco è un set televisivo», «lo shopping come esperienza emotiva». Si parla poi di energia, spazi verdi, valorizzazione del piccolo commercio e - mica male - 1.200 posti di lavoro. Essendo che i parchi tematici in Europa vanno male, che i grandi ipermercati sono in crisi, che il settore televisivo langue e altri pessimismi analoghi che evito per non sembrare un gufo, direi che l'ottimismo del gruppo economico interessato dal progetto - con sede in Lussemburgo - riempie il cuore. Chissà, ma è una bagatella, se per il vasto spazio commerciale è stato chiesto - come previsto dalla legge Bersani sul commercio - il parere della nostra Regione. Anni fa, per questo, avevo scritto.