Porco sarà lei, anzi...
Chi ha battezzato la perniciosa influenza messicana quale "suina", per poi pentirsene, ha sortito il crollo dei consumi di carne di maiale con rischi di rovina per i produttori e nessun maiale godrà, comunque vada, di un'amnistia.
I valdostani - tranne il numero in crescita di chi, per precetto religioso, non la consuma - amano il porco e in ossequio al detto «non si butta via niente» si sono ingegnati nei millenni a ricavarne vari prodotti, alcuni dei quali davvero originali.
Nella mia infanzia, seguendo il papà veterinario, era un classico la visita sul luogo del delitto, vale a dire della macellazione domestica. Devo dire che il decesso risultava piuttosto cruento, ma si sa che l'antica cultura contadina andava al sodo.
Consolatorio restava e resta, per altro, anche per il cuore più tenero, l'esito in termini commestibili, che volge in positivo l'epiteto «Sei un porco!».
- luciano's blog
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Commenti
Carne di maiale...
approfitteremo dei ribassi per fare scorta. Tanto una volta l'anno c'è qualche epidemia di qualche razza di animale commestibile, e ogni volta le notizie allarmanti finiscono per essere dimenticate da tutti, soppiantate da qualcosa di più appetibile per i giornalisti. R
Ricordate l'aviaria? O la mucca pazza? Ora le mucche i polli sono tutti sani?
Ho miei dubbi!
Ehmmm...
Diciamo che chi ha attribuito questo nome a questa nuova epidemia, che pare aver solleticato anche la nostra regione, ha fatto una benemerita "porcata" ... affibbiando quel nome???
Per buona pace di ignari maiali che spopolano in televisione...
Non pensate subito male... mi riferivo al maialino Babe... e se poi avete pensato ad altra forma beh... la nostra lingua italiana si presta... (e non solo quella) a molteplici interpretazioni...
Quindi fate voi...
Sgrunf sgrunf...