Obama

obama_back.jpgVince la novità e gli Stati Uniti voltano pagina.
Fa piacere e colpisce un Paese che guarda avanti e non indietro ed è una scelta forte. La democrazia americana resta una realtà solida a dispetto dei difetti e degli errori. Barack Obama è un volto nuovo e pulito. Ora nell'azione concreta del nuovo Presidente, simbolo d'integrazione per il colore della sua pelle, si misurerà la capacità di cambiamento.

Commenti

vittoria

sarà un cambiamento o un'esasperazione dell'ineguaglianza radicata nel cervello umano?
Speriamo in bene.

Dipende

solo ed unicamente da lui. Tutti si stanno aspettando qualcosa di diverso e solo i fatti faranno la storia di questa elezione. Temo invece che la sinistra europea sarà disattesa: il nuovo Presidente è americano e così si comporterà. Non è una questione di aperture o chiusure: la politica estera è un discorso a se. Invece per quanto riguarda la politica interna è l'occasione per iniziare a ricucire le ferite aperte con la parte non bianca (e non sono solo neri) degli Usa. A questo punto: buon lavoro Presidente!

Campane a lutto

Tutto l'occidente da oggi è più debole. Spero solo che abbia ragione robertobelluco quando dice "il nuovo Presidente è americano e così si comporterà", ma non ne sono certo. freeOliver

Ti riferisci

al pericolo terrorismo? Magari avrà una politica forte con meno sangue... chi lo sa!? Ricordiamoci che in Kosovo gli aerei li ha mandati Clinton. La politica estera, ripeto, è un fatto a se.

usiamo

un'aforisma:
un presidente è fatto ma non il popolo

Non solo al terrorismo

Non solo al terrorismo ma all'identità culturale.
Il nostro modo di vivere (di cui in occidente siamo giustamente orgogliosi) è messo in pericolo dall'invasione islamica. Sia chiaro, non parlo dell'invasione fisica, parlo dello snaturamento culturale che segue al rimescolamento laddove la nostra cultura non sa difendersi con forza.
Col mondo arabo è in atto un confronto che potrà non essere fatale solo se sapremo essere forti almeno quanto lui, e la pesante sconfitta di Maverick non ci aiuta.

Obama

potrebbe essere veicolo di islamici? Non credo, proprio per il fatto che è americano. Se fosse filoarabo passerebbe grossi guai. In Europa abbiamo il rischio snaturamento? Se è così non è determinato dalla presenza sul territorio di altre etnie. E' un problema di distacco dalle nostra cultura e non è un fatto religioso. Non siamo conoscitori di quello che abbiamo (anche da un punto di vista religioso) a 2 passi da casa mentre sappiamo perfettamente cosa c'è altrove. Guarda da noi: le iniziative per rinsaldare il valdostano con il suo territorio sono sminuite e criticate. A Donnas, non me ne vogliano i miei concittadini, alla sagra dell'uva e della castagna si consuma la cena bavarese. Ritornando a bomba, non riusciamo ad affrontare nessun problema di interrazzialità senza essere tacciati di xenofobia o razzismo. Addirittura analizziamo le canzoni del 15/18 marchiandole così. Abbiamo bisogno di lucidità e di confronto, non di paura.

Non credo

che chiunque finisca alla Casa Bianca possa stravolgere le politiche precedenti e soprattutto avere elementi di ambiguità sulla sua americanità, intesa come insieme di valori riconosciuti come tali dalla larga maggioranza degli abitanti degli Stati Uniti. Se McCain avesse avuto elementi seri li avrebbe usati con maggior virulenza.

risp. a robertobelluco

Bush non ha inviato i soldati in Iraq perché è cattivo ma perché non voleva più che ci fosse un dittatorucolo mediorientale capace di mandargli scatole di antrace in centro a Manhattan.
Bush non ha difeso strenuamente l'esistenza di Guantanamo perché è sadico ma perché contro questo nuovo tipo di nemico ci vogliono metodi adeguati.
Non sempre tutelare la democrazia significa praticarla, ricordiamoci che se per anni abbiamo potuto dormire tranquilli è stato perché sul muro c'erano i Marines a dire: "riposa tranquillo che qui ci sono io a vegliare".
Obama chiuderà Guantanamo? Obama lascerà l'Iraq dando mano libera ai banditi che ci odiano fin da bambini? Obama darà ascolto alle sirene pacifiste mettendo tutto il mondo libero nell'insicurezza? Non lo so, però sono tutt'altro che tranquillo.

Riporto un comunicato stampa

Riporto un comunicato stampa delle donne della UIL.

Lapidazione di Asha: le pietre della violenza sulle donne. Dichiarazione di Nirvana Nisi, Segretaria Confederale UIL

Lapidata in Somalia una donna di 23 anni, dichiarata adultera.
Questa la notizia nella sua essenzialità ed ancora violenza sulle donne e orrore per l’ottusità con la quale questa viene esercitata e compiuta la nostra desolata constatazione a poco meno di un mese della giornata mondiale contro la violenza.
Per i deboli non c’è futuro, a meno che non si intervenga con provvedimenti condivisi in modo globale contro ogni forma di persecuzione, discriminazione e brutalità consumate, il più delle volte, sotto l’egida della legalità costituita – religiosa o laica che sia.
Dire basta alla violenza sulle donne è luogo comune.
È ora di agire investendo tutti gli organismi internazionali affinché tali barbarie cessino e venga riconosciuta alle donne la libertà di essere esse le artefici e protagoniste della propria vita senza veti falsamente moralistici imposti da una cultura maschia che vede nelle donne un pericolo per il proprio personale concetto di potere.
Asha, questo è il nome della donna lapidata, era stata costretta a confessare il proprio adulterio: doppia violenza e una volta sottoposta alla pena, per ben tre volte è stata tolta dalla buca in cui era stata sepolta fino al collo per controllare se effettivamente la pena era stata eseguita a puntino.
Fino dove può arrivare l’orrore?
Fino a quando dovremo attendere che alle donne venga restituita la dignità di essere umano portatore ugualmente di doveri e di diritti?
Il silenzio con cui la notizia è sta accolta dai maggiori organismi di parità del nostro Paese, è peggiore del fatto stesso e la farisaica scusa di rito che sono “cose “ che riguardano legislazioni e decisioni governative altre, deve indignarci come donne e come sindacaliste di un Paese che ospita una comunità somala numerosa e presente in moltissime delle nostre case.
Le donne della UIL sono in prima linea nella lotta alla violenza ed in particolare alla violenza sulle donne di cui la morte di Asha è l’ennesima, dolorosa manifestazione di stupidità animale.
Roma, 30 ottobre 2008

Con questa cultura barbara non ci può essere dialogo alcuno.

Freeoliver Esistono e sono vivi

movimenti di donne e uomini islamici che combattono queste pratiche barbare. Molte hanno pagato con la vita e molte sono a testimoniare all'estero la voglia di cambiare. La generalizzazione è sempre ostativa ad ogni cambiamento. L'impossibilità di dialogare è uno dei sintomi della guerra, che dovrebbe essere l'ultima spiaggia. Tu dici "manifestazione di stupidità", ma non è esempio di democrazia la pena di morte in Usa.
Ripeto che Obama è americano e ha vissuto il trauma dell'11 settembre come gli altri connazionali. Non potrebbe essere sordo alla questione della sicurezza nazionale e, come superpotenza, mondiale neanche se lo volesse. Comunque la politica vera, finita la campagna elettorale, è ben altra cosa.

Fa piacere

"Fa piacere e colpisce un Paese che guarda avanti e non indietro".
Insomma, un po' come se da noi vincesse Aosta Viva alle regionali, farebbe piacere, una Regione che guarda avanti e non indietro.
Ma mi faccia il piacere!!! ;-)

Impariamo

Basta essere sempre e comunque contro, basta con le congetture e la dietrologia, proviamo una volta tanto a guardare al di là dei risultati e a trarre degli insegnamenti :

  • Obama e McCain sono stati volti nuovi, che si sono contesi per la PRIMA VOLTA la Casa Bianca;
  • Obama ha 47 anni;
  • Il discorso post-risultati di McCain non è stato un inno alla truffa elettorale o la dichiarazione di un'opposizione radicale MA un attestato di stima nei confronti del suo avversario e la dichiarazione di una manifesta volontà a cooperare per il bene del Paese.

    Al di là delle preferenze elettorali di ciascuno, queste elezioni ci dovrebbero insegnare tanto.

    Viviamo in un Paese che alle ultime elezioni ci ha riproposto i volti della scena politica degli ultimi vent'anni che passano il tempo a denigrare i rispettivi avversari invece che lavorare costruttivamente per il bene dell'Italia.

    A livello regionale poi siamo messi ancora peggio: il nostro uomo NUOVO governava già vent'anni fa..

E' successo anche in Valle...

il primo luglio scorso, durante la prima seduta del Consiglio regionale, quando il presidente uscente, una volta che è stato nominato quello nuovo, si è alzato e gli ha stretto la mano, facendogli le congratulazioni...
poche persone se ne sono accolte ed i media hanno preferito dare spazio ad altre questioni: visto che sono sempre meno i politici che, oltre ad essere educati, dimostrano anche rispetto nei confronti degli avversari e non corrono subito al TAR, sarebbe opportuno evidenziarlo.
Poi, per carità, immagino che McCain, prima di uscire sul palco, si sia arrabbiato, in privato, almeno un pochino, ma Obama è stato molto bravo a trovare il tempo ed una parola, reale o virtuale, per tutti. Vi dirò di più, i ringraziamenti agli iscritti della sua newsletter sono arrivati prima del discorso ufficiale...

vero, anche se...

Il Presidente uscente e quello che è subentrato fanno parte dello stesso movimento politico... non erano avversari in linea di principio!
Gli avvenimenti hanno tuttavia dimostrato il contrario: alle epurazioni seguono i sistematici attacchi verso qualunque iniziativa del precedente Governo...
Mi chiedo come si possa sentire Marguerettaz ogni volta che si affronta l'argomento Casinò in Consiglio...

Sono

scelte.

Identità culturale?

Oliver, informati prima di scrivere.
Se non ci fossero i kebab islamici frequentati solo dagli arabi a Milano in via Padova non mangerei un kebap fatto come Dio comanda.
Se non ci fossero i calabresi ad Aosta con il cavolo che potrei mangiare la'n.duja come Dio comanda.
Oliver, meno male che Milano è multietnica e colorata, e mi stupisce che un valdostano come te, che della cultura della contaminazione dovrebbe essere portavoce, dia fiato alla bocca per portare avanti invece beceri discorsi di chiusura culturale.
Oliver, io sono fatto per Milano proprio per via della mia formazione culturale valdostana che m'ha fatto capire tante cose sull'identità che non sono banali per gli altri italiani che certi problemi non se li sono mai posti. La valdostanità è sempre stata contaminazione, il contrario del tuo atteggiamento.

per uahlim

guarda che avere e vivere in una identità non significa perdere la concretezza della vita e non farsi trascinare nella negatività d'essa.

Bah

Scusa Emilio ma dove hai letto nel mio scritto che io non sono disposto al confronto ed alla contaminazione?
Guarda che io sono mezzo veneto e mezzo emiliano nato ad Aosta.
Quello che non sono disposto ad accettare è che i fedelissimi di un pensiero liberticida vengano a minare le basi della mia libertà.
E' il solito discorso, se vieni a casa mia vieni con rispetto e ti adatti al mio modo di vivere, altrimenti stai a casa tua.
Io non vado mica nei paesi arabi a prendere a calci le immagini sacre all'islam, e nemmeno pretendo che bandiscano l'insegnamento del Corano dalle loro scuole per rispetto ai figli degli occidentali che per lavoro si trovano colà.
Rispetto ed accettazione dell'altro non significano subordinazione all'altro, caspita!
Magna tutti i kebab che te vol ma lassa che mi magno quel che me piase, ostia!

Il nuovo

Penso che l'America dal punto di vista di rinnovamento non ha eguali; Obama ha avuto il voto di consenso in maniera inequivocabile. E' un paese che alla fine dei giochi porta alla disputa finale due personaggi, il vincitore poi, é un 47enne con una istruzione più che adeguata e si cerca di tirare avanti la baracca con la collaborazione degli altri .Certi nostri onorevoli, per favore......una frase di senso compiuto se la sognano di notte!. Da noi si arriva in trenta , almeno sessantenni ed una volta al governo la cosa immediata da farsi é cercare di sp......re gli altri o fare un ostruzione per partito preso su quasi tutto. E se si provasse per una volta a cambiare anche da noi; lasciamo lavorare chi adesso siede al timone e se poi non va bene, si cambierà, si dimostrerà con i numeri che non piace più il vecchio e si va avanti.

Basta

Leggere le dichiarazioni di Maurizio Gasparri-capogruppo al senato del PDL- sulla vittoria di Obama per capire il livello medio-basso della "nostra" classe dirigente.

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