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09 dic 2019

Caro Babbo Natale, datti una regolata...

di Luciano Caveri

Caro Babbo Natale, è indubbio come questo sia il periodo giusto per scriverti la letterina per i regali natalizi. Lo faccio anch'io quest'anno, anche se ne approfitterò per dirti che non tutto per te si preannuncia "rose e fiori" ed è bene che qualcuno - a costo di non ricevere niente a Natale - ti metta in guardia, lassù in Lapponia. Noto anzitutto come tu sia stato oggettivamente un precursore: questa storia di ordinare per corrispondenza i regali è una primogenitura di cui ti va dato atto. Di questi tempi una larga parte di umanità adulta spinge i propri bambini a scriverti la letterina e gli stessi si affannano a ordinare sempre per scritto i regali su servizi vari, cominciando da "Amazon". In fondo il signor Jeffrey Preston Bezos, fondatore, presidente e amministratore delegato di "Amazon", ti ha smaccatamente ricopiato e dovrebbe pagarti dei diritti, pensando a quanto si è arricchito.

Ma veniamo al punto. La prima questione è familiare. Dei miei figli l'unico che crede ancora nella tua esistenza è Alexis, che a giorni festeggerà i nove anni. La sua battaglia per non farti scomparire dalla sua vita si è fatta strenua. Suoi compagni di classe e suoi amici gli hanno ripetuto, dandogli dell'ingenuotto, che tu non esisti e che i regali li portano parenti e amici. Con una discreta persuasione morale per quest'anno, a meno che non sia lui a farci fessi, noi genitori siamo riusciti a mantenerti nella sua vita e non garantiamo nulla per il prossimo anno. Sarebbe ora che non ti cullassi negli allori, perché dovresti essere consapevole che ogni anno l'età dei bambini in cui si mette in discussione la tua autorevolezza e la tua stessa esistenza diminuisce drasticamente e nuvole scure, anche per altre ragioni, appaiono all'orizzonte. Dovresti avviare una bella campagna sui "social" per resistere, altrimenti già i lattanti non ti riconosceranno più. Vorrei segnalarti appunto un campionario illustrato su certi problemini scottanti in barba alle nevi e ai ghiacci che ti avvolgono. Cominciamo dal privato. Sei troppo grasso e questo in una società come la nostra non va più bene e non solo per l'aspetto fisico. Non oso pensare alle tue analisi, tipo colesterolo e trigliceridi. Cosa dire poi del tuo look? Già lo ha inventato la "Coca-Cola", perfida multinazionale americana, ma poi questo rosso acceso cosa c'entra? E la pelliccia delle bordature? Ma ti rendi conto? Gli animalisti pretendono di sapere se sia sintetica o no! E già che ci siamo resta inteso quanto lo sfruttamento delle renne sia difficilmente sopportabile nel trainare quella slitta così pesante e oltretutto a notte fonda. I vegani sospettano che a fine carriera tu li possa trasformare in bistecche e salamini! D'altra parte frutta e verdura al Polo Nord... Anche sotto il profilo sociale non ci siamo: il tuo sfruttamento degli elfi nella fabbrica dei giocattoli viola qualunque contratto di lavoro ragionevoli e non mi infilo in un'analisi dei materiali che adoperi, anzitutto la plastica, per non dire dello spreco energetico e dell'impatto ambientale nel Grande Nord. Se ti spunta Greta Thunberg a nuoto sei fritto! In più - fammi aggiungere al j'accuse - il tuo rapporto con tua moglie resta velato dal sospetto di sessismo. Tu appari e lei resta in ombra, probabilmente costretta a fare la casalinga a cucinare le schifezze che ingolli. Altri sostengono che hai altre preferenze, ma non avresti il coraggio di fare coming out e sarebbe anche questa una violazione del politicamente corretto con cui è giusto dire "pane al pane e vino al vino" (a proposito quel tuo viso rubizzo non sarà mica la dimostrazione che bevi qualche goccetto di troppo?). Aggiungo che questo fatto di tenere i bambini sulle tue gambe, allettandoli con i regali, crea imbarazzi. Anche l'evidenza che entri nelle case in modo fraudolento crea qualche sospetto sui tuoi eventuali precedenti penali. Ci penserà Donald Trump con i dazi sui regali a farti uscire dal mercato. I sovranisti finalmente vorranno un loro Babbo Natale nazionalista, tipo la "befana fascista" che si è mangiata i Re Magi. I militanti terzomondisti ne vorranno uno di colore, i cinesi ti cloneranno in mille copie, mentre gli alieni che pare vivano tra noi trovano insopportabile che tu non fornisca anche gli altri pianeti. Tempi duri, caro Babbo Natale, e già i "No global" ti mettono all'indice perché simbolo del consumismo sfrenato ed i cattolici oltranzisti ti considerano eretico perché ti sei impadronito di San Nicola, per non dire degli islamisti che sognano di farti saltare per aria con tutta la slitta. Mi fai talmente pena che ti saluto senza chiederti nemmeno un pensierino...

Con affetto, Luciano.