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08 dic 2012

Il Natale da spennare

di Luciano Caveri

Non vorrei rovinarvi la giornata non parlandovi, almeno per oggi, dell'appassionante storia recente dell'Union Valdôtaine (basterebbe mettere una webcam all'ingresso di Palazzo regionale per vedere chi va e chi non va in "udienza"), occupandomi invece di notizie riservate che mi arrivano da apposita "talpa" a Palazzo Chigi, corrotta a colpi di Fontina e di "bodeun" per fornire retroscena, di cui offro qui qualche esito che convincerà definitivamente qualcuno a espatriare in Svizzera. Il premier Mario Monti potrebbe tassare il Natale e per avere qualche idea innovativa in merito è stata aperta una bella consultazione sul sito guadagniamopuredalnatale.it. Alle migliori proposte, come regalo, potrebbero arrivare a scelta: una statuetta napoletana da presepe con un Ministro tecnico a scelta, ritratto nella terracotta, oppure dei pezzettini di muri perimetrali del Colosseo appositamente numerati. Sono in grado di darvi qualche anteprima su quelle che sono state considerate le idee più brillanti. Comincerei con tre proposte: la tassa sulla luce pulsante degli alberi di Natale con alcuni centesimi per ogni "acceso-spento"; vi è poi un piccolo prelievo al centimetro quadrato sull'uso del muschio naturale o artificiale per il presepe; infine una bella medaglietta da mettere al collo delle renne pagabile anche in monete d'oro e estensibile, per simpatia, a tutti gli animali domestici, tranne i pesci rossi. L'eliminazione della solita letterina a Babbo Natale con numero verde con scatto alla riposta e tariffa al minuto con decreto legge retroattivo già non era stata molto gradita, ma ora sarà anche peggio con la tassazione una tantum per ogni suoneria dal carattere natalizio usata a partire da domani e lo stesso vale per l'implacabile "Taseo - Tassa auguri scritti e orali" che prevede appositi bollettini di pagamento per mail, sms, cartoncini, frasi gioiose, baci e abbracci sia sul Natale che sull'Anno Nuovo. Per sfuggire all'astuta imposta sul pacco e sul fiocco è conveniente scambiarsi i regali senza alcun fronzolo, al massimo avvolti in carta di giornale, preferibilmente fingendo scontri per strada o lasciandoli su panchine in località concordate per non essere accusati di trucchi per evadere il Fisco. I cenoni di Natale - sia vigilia che giorno stesso - sono vivamente sconsigliati per evitare che cibi e bevande possano consentire di risalire a evidenti distonie fra reddito e gozzoviglie. Consigliabile è predisporre menù di poco conto, meglio con piatti surgelati o con gli avanzi dei giorni precedenti oppure - opzione consigliata dal commercialista - una bella giornata di digiuno penitenziale, tanto per non sbagliarsi. Scartata l'idea di tassare la partecipazione alla Messa di Mezzanotte per non dispiacere al Vaticano, resta credibile la possibilità di colpire i territori investiti da copiose nevicate, considerate un iniquo privilegio a svantaggio di tutte quelle zone d'Italia dove per clima o altimetria non nevica. La tassa sulla neve verrà calcolata al metro cubo o al metro lineare, sulla base di un'estrazione a sorte, ma la notizia della scelta non verrà comunicata al contribuente per fargli una sorpresa.