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09 apr 2011

Brutta storia

di Luciano Caveri

Questa storia degli immigrati clandestini sta prendendo una strana piega. Lampedusa - che avrà la già qui evocata cornucopia berlusconiana ("zona franca", Casinò, ospedale, scuola...) - viene "liberata" dai profughi che vanno per ora in maggioranza in tendopoli al Sud, da dove scappano per cercare di andare in Francia. Da dove li respingono, sostenendo che il "Trattato di Schengen" prevede che spetti al Paese dove arriva il clandestino respingerlo dal territorio europeo. Uno scontro fra due furbizie: quella italiana che "agevola" la fuga sino al confine francese e non riesce ad "imporre" alla Tunisia il rientro forzato, quella francese che ha ripristinato i controlli di frontiera e non dimostra uno straccio di solidarietà, come tutti gli altri. Convitata di pietra l'Europa che mai come ora, con le divisioni sulla guerra libica, è in picchiata di credibilità. Mi pare in imbarazzo la Lega che con Roberto Maroni al Viminale è costretta a fare "buon viso a cattivo gioco". La popolazione italiana interessata dai campi si preoccupa legittimamente (e quando in Valle si saprà dove andranno i cento a noi assegnati sarà così) e addolorano molte delle storie personali dei tunisini in fuga alla ricerca di una chance che non  hanno nel loro Paese (poi ci saranno pure degli avanzi di galera!). Solito discorso: o troviamo un modo serio per regolare i flussi dell'immigrazione (ormai con l'ultima l'ultima tornata eravamo alla lotteria via Internet) e per dare aiuti reali ai Paesi del Terzo Mondo oppure lo "tsunami" si abbatterà davvero sulle coste italiane e risalirà sino a noi.