Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
02 set 2010

La politique de proximité

di Luciano Caveri

Benedetta Francia, terra di centralismo esacerbato e tuttavia da sempre rispettosa della varietà dei territori. Non c'è il regionalismo ma la "politique de proximité" è un obbligo, mentre da noi - dove si predica il federalismo - la prossimità è l'intervistina in televisione e non una presenza vera che Oltralpe passa attraverso collegi elettorali e non sistemi di voto in cui i partiti possono far eleggere dei fessi in Parlamento. Ecco perché, mentre i pastori di pecore delle montagne sarde che protestano non fanno un baffo a nessuno, in Francia la notizia è questa: "Le président de la République, Nicolas Sarkozy, se rendra vendredi à Noyers-sur-Jabron, près de Sisteron (Alpes-de-Haute-Provence), pour un déplacement sur le thème du développement de l'élevage de montagne et de la filière ovine. Monsieur Sarkozy est attendu à 11 h dans l'exploitation d'Arlette Martin. Il présidera ensuite, à partir de 11 h 40, une table ronde sur le développement de l'élevage de montagne et de la filière ovine avec des représentants du monde agricole des Alpes-de-Haute-Provence. La Fédération régionale ovine du Sud-Est (Frose) annonce d'ores et déjà qu'elle entend alerter le président de la République sur les problèmes que pose le loup au pastoralisme". Saranno trasferte demagogiche ma da noi in Italia mai capiterebbe una cosa del genere: la montagna e i suoi problemi sono in picchiata nell'agenda delle priorità e in fondo il latte ovino pagato una miseria ha destato interesse per poche ore solo perché i manifestanti hanno bloccato in Sardegna gli aeroporti dei vacanzieri marini!