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02 mar 2010

Quei "palloncini"...

di Luciano Caveri

Leggo dell'incremento in Valle del numero delle patenti ritirate per il superamento della soglia di alcool consentita: non ne sono per nulla stupito e permettetemi di evitare le polemiche sulla bontà o meno del limite in vigore, che è in linea con la media europea. Per altro, come mi è capitato di vedere nel nord Europa, chi vuole bere non guida. Tutti i dati esistenti e i rilevamenti effettuati da noi confermano l'esistenza di un problema serio che riguarda la salute di chi eccede e i rischi causati da chi guida in stato di ubriachezza, anche se poi l'ubriaco, ma è un fatto culturale, fa sorridere. Non sono astemio e forse in qualche caso il "palloncino" (anche se ora il sistema di rilevamento è elettronico) mi avrebbe appiedato (ricordando certe serate penso davvero all'esistenza di un angelo custode), per cui non c'è moralismo becero e non mi metto in cattedra, tuttavia confermo l'idea che rispetto agli eccessi non sono la repressione o il proibizionismo la strada maestra. Ma credo che far finta di niente sia ipocrita e non vale la politica del rinvio e un certo rigore, basato su campagne informative e formative, serve a fissare regole di cui tutti siano consapevoli.