Via Francigena

via_francigena.jpgI pellegrini, tanti e di tutti i Paesi, li ho visti con i miei occhi. Mi riferisco a Santiago de Compostela in Galizia, mentre lungo la via Francigena - essendo il sentiero a fianco a casa mia - non ne ho mai visto passare nessuno.
Qualche anno fa, quando avevo la responsabilità del turismo e di parte della sentieristica, scoprii per caso che della rinascita del percorso medioevale che portava i fedeli sull'asse Canterbury-Roma (con eventuale proseguimento in Terra Santa) era il "GAL - Gruppo d'azione locale" che gestisce il fondo europeo agricolo "Leader" in rete con partner italiani ed europei.
Segno che non sempre la mano sinistra sa cosa fa la mano destra: circostanza che non si potrà mai più verificare per un obbligo di coordinamento sui fondi comunitari che spero si realizzi, al di là degli umori e delle errate convinzioni di chi dovrebbe occuparsene.
Se guardate su Internet vedrete che attorno alla via Francigena fioriscono iniziative e quindi c'è da sperare che i soldi spesi fra convegni, marchi, associazioni, siti e tante altre cose materializzino anche i viandanti-turisti.

Commenti

Pellegrini...

mi sono sempre chiesta se tutte le persone che passano a piedi sulla statale 26 fossero pellegrini della via francigena.
E mi sono spesso interrogata sul fatto che sarebbe interessante segnalare meglio e valorizzare il percorso che attraversa la Valle.
Anche con ostelli dedicati, magari con tappe segnalate...

Il percorso...

in Valle esiste ed è segnalato, come penso che i posti letto non manchino anche a basso prezzo.
Mi sfugge il numero dei pellegrini.

Via Francigena

Nel mese di luglio del 2008 mi sono fatto la Via Francigena da Pavia a Roma per complessivi 780 km. Le segnalazione sono carenti tranne nei tratti che sono di competenza dei comuni di Fornovo, Faenza, Fidenza e soprattutto nel Viterbese dove neanche volendo ci si può perdere. Le sistemazioni trovate lungo il percorso sono state le più varie, da ex case cantoniere adibite a splendidi ostelli (vedi sulla Cisa) a saloni e strutture messe a disposizione da Parrocchie, Comuni, Associazioni varie con costi alla portata di tutti.
Per ciò che concerne la Valle, dove ho percorso buona parte del cammino Francigeno segnalo che vi sono pochi evidenti segnavia, è necessario fare attenzione alle indicazioni ("F gialla" con relativa freccia, ormai sbiadita dal tempo) che qualche anima buona ha lasciato su muri o guard rail: di ostelli neanche l'ombra.
Perchè non dare impulso a questo nuovo turismo itinerante che può muovere un indotto notevole? il cammino di Santiago ogni anno accoglie tra pellegrini ed indotto più di 100mila persone.
Un buon cammino a tutti.
GG

In effetti...

la via Francigena, come acutamente osservato dall'intervento, è un percorso lungo e complesso e il cammino di Santiago mostra la necessità di avere continuità lungo tutto l'asse, altrimenti le eccellenze sfigureranno sempre con la mediocrità.
Temo che il problema sia l'inesistenza di una "cabina di regia" e lo dico avendo lavorato con molto entusiasmo per la Via Alpina, di cui sono stato il primo Presidente. La consapevolezza di far squadra è ben diversa dall'atteggiamento sbracato sulla via Francigena.

via Francigena...

Il cammino che ho fatto l'anno scorso era sponsorizzato dal Ministero dei Beni Culturali, l'intento era quello di testare il percorso evidenziando le criticità con il fine di mettere in sicurezza lo stesso e redigere una guida con rilevamenti gps da mettere a disposizione di tutti.
La guida è stata pubblicata, la messa in sicurezza sarà un impegno più lungo che vede coinvolte numerose Amministrazioni locali. Buona parte dei comuni attraversati si è dimostrata volenterosa nel portare a termine il progetto.
La Valle ne era stata esclusa all'inizio, ma sono certo che anche il percorso aostano sia stato testato e pubblicato; certo manca la "Cabina di regia" perché non crearne uina e vedere cosa succede?
GG

il Cammino...

Ho letto il mese scorso il libro di Odifreddi e Valzania "La Via Lattea".
Era un racconto di esperienze lungo il Cammino che porta a Santiago che sono state trasmesse anche alla Radio Rai. Durante la lettura il mio pensiero è andato più volte alla Via Francigena di cui, come per Luciano, ho trovato opuscoli in vari comuni, cartelli segnaletici, citazioni in convegni e pubblicazioni varie, ma in cui non ho mai notato un transito effettivo di pellegrini (per lo meno non nel tratto tangente il giardino della casa dei miei suoceri ad Andrate).
Ci si dovrebbe porre seriamente il problema di rimediare all'assenza dei pellegrini, forse manca un coordinamento con la Chiesa o altre strutture, ma come è già stato detto è anche una opportunità turistica non da poco (e questo non tutti lo sanno). mi sembra inoltre che il tracciato effettivo e definitivo non sia stato stabilito con certezza, ma questo non dovrebbe essere un problema poichè anche il Cammino ha alternative di percorso. Certo la Via, per noi di frontiera, ci fa sentire ancora di più il suo significato evocativo di legame tra popoli e quindi il suo successo avrebbe una valenza particolare.

Come sempre...

il punto è costi-benefici!
Ho incontrato i due viandanti reporter.

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