Valle d'Aosta sicura
In legge regionale era stata così definito il progetto di videosorveglianza da estendere progressivamente a tutta la Valle. I finanziamenti iniziali previsti riguardavano le strade regionali delle vallate e con alcuni Comuni si era iniziato un ragionamento di vigilanza locale.
Alla fine bisogna scegliere se sacrificare un pezzo di privacy a fin di bene: purtroppo la percezione di insicurezza non corrisponde solo ai dati statistici, ma finisce per essere uno stato d'animo di apprensione.
- luciano's blog
- Login per inviare commenti
Commenti
Penso...
che vale di sicuro la pena sacrificare un po' di privacy per un pò di sicurezza in più.
A parte il fatto che questa privacy che ci viene sbandierata in lungo ed in largo, viene utilizzata quando fa comodo altrimenti non si sa neanche cosa sia. Ritengo personalmente che se un paese dispone di telecamere ed i filmati vengono visionati solo in caso di un qualche problema da parte di organi competenti e deputati a questo, non esiste problema di sorta.
E' un po' come la telecamera del negozio o della stazione ferroviaria.
Se non combino qualche cavolata non ho nessun problema a passare sotto una telecamera.
Pensiamo un attimo a quel ragazzo aggredito nel fast food di Torino: senza l'occhio elettronico che inchiodava i due delinquenti, saremmo ancora lì a cercarli con poche speranze di trovarli.
Il fatto è che, una volta appurato un qualsiasi delitto con il supporto video, cioè praticamente inconfutabile, ci pensa poi la macchina della giustizia ad "incasinare" le cose e le pene, come traspare da quasi tutti i forum, non vengono applicate o sono vecchie e vanno in contrasto con il buon senso più elementare.
Sarà veramente un sacrificio?
Concordo con Luigi. Abbiamo un sistema d monitoraggio che potrebbe ricostruire i nostri movimenti con piccoli vuoti temporali: carte di pagamento, caselli autostradali, le cellule della telefonia, l'ip della connessione Internet e così via.
Poi bisogna dire che la telecamera riprende la singola persona per poco tempo, a meno che non si piazzi davanti a fare un cortometraggio. Ribadisco che il nostro territorio (un po') ci penalizza ma da un altro aspetto agevola i controlli per la sicurezza. In caso di fuga, a meno che non vai per castagne, le strade non sono tante.
Invochiamo la privacy dove serve, quando ci rubano i dati per fare danni e cerchiamo di aiutare chi ci deve difendere.
Che sia...
un ragionamento troppo semplice perché venga applicato???
In effetti...
essenziale è il controllo in diretta e soprattutto sulle targhe delle auto.
Allora non c'è il problema.
Sulle targhe, almeno. Sono di dominio pubblico in quanto identificano un bene mobile registrato. Il comune di Torino regola gli accessi alla ZTL con un sistema di identificazione automatica, mediante telecamere, per l'elevazione delle contravvenzioni ai veicoli non autorizzati.
Alle telecamere di sorveglianza in VdA potrebbe essere affidato anche il compito del sistema "Falco", montato sulle gazzelle dei CC, che rileva in tempo reale le targhe segnalate mentre la vettura è in servizio di pattuglia. Insomma, la tecnologia ci potrebbe aiutare, basterebbe un po' di volontà ad appoggiare un progetto utile. A prescidere...