Sant'Orso

foire_09_moneta.jpgConto alla rovescia per l'assedio che per due giorni, in una pacifica kermesse, bloccherà la città di Aosta. Nel tempo questa modesta fiera invernale è diventata un fenomeno gigantesco e gioioso, coinvolgendo ormai anche chi - e ne vedo tanti in giro - delle tradizioni valdostane ne farebbe volentieri a meno.
Gli ateliers hanno formato centinaia di nuovi artigiani che hanno scoperto una vocazione sopita e la "Veillà" da divertimento dei proprietari delle cantine sotto via Sant'Anselmo è diventata festa a tutto tondo.
Sant'Orso, Santo taumaturgo che faceva zampillare fonti quando era secco e bloccava le acque dei fiumi in piena, ne esce certamente vincente in un anno in cui le richieste di gesti miracolosi potrebbero essere tante.
Il blog, come sempre, è aperto a ricordi e testimonianze.

Commenti

Fiera o veillà?

Quando andavo a scuola la fiera erano i banchi già pronti alle 7 e 30 del mattino, erano i bassorilievi e le sculture, le scene di vita quotidiana...
Da ragazza la fiera è diventata la "Veillà", niente più giro tra i banchi ma giro dell'orologio nella cantina di qualcuno... ora che ho figli ricomincio a godermi i banchi al mattino presto!

La foire du bois d'antan...

il ricordo si fa debole anzi inesistente, l'assenza di aneddoti e storie porta a pensare che i miei antenati non vi partecipassero, il perché può essere ricercato nel periodo invernale, nel tragitto da fare (ci volevano già due giorni di viaggio per raggiungere Aosta e rientro), poi in paese se non addirittura in ogni frazione esisteva un fabbro, un mulino, un ciabattino... e durante le veillà si fabbricavano o si risistemavano dagli utensili, al vestiario, ai giochini per i più piccini, per cui non vi era il bisogno di partecipare.
Vi sono invece molti ricordi sulle fiere del bestiame, essendo tutti allevatori vi era l'esigenza di scambi e acquisti ma ciò avveniva nei periodi primaverili o autunnali, e la presenza di un personaggio importante come il mulattiere che si occupava periodicamente dei rifornimenti alla gente.
Fin dopo la guerra è rimasta in sordina fino a raggiungere il boom odierno con tanti espositori ed ancor più curiosi. E' bello esserci, si respira un'aria particolare ed è un'ottima occasione per rincontrare visi conosciuti. Buona fiera a tutti e speriamo non faccia troppo freddo.

Amy ha fatto centro...

Quando partecipo alle fiere a Donnas o a Pont-Saint-Martin mi piace il clima rallentato. Si passeggia, si guarda e, soprattutto, si ha il tempo per il più comune degli eloqui: la "ciancia" con gli amici e conoscenti.
E si ritorna ad essere paese.

Concordo...

Amy ha splendidamente descritto il fascino della Millenaria.
Mia mamma, ancora oggi ricorda i preparativi, la sacralità, l'importanza del momento. Suo papà, mio nonno che il giorno prima preparava "lo sach" a Cogne conosciuto come "l'erbasach" per gli acquisti del giorno della fiera.
Non rientrava mai a casa da solo... una "scimmia" alcolica lo accompagnava sempre... per la gioia della nonna!

Fotografie e trattori...

la fiera che ho indagato più a fondo è quella in cui ho partecipato ad un concorso fotografico, ma la vera passione per un po' di anni da piccolo è stata quella dei mezzi agricoli: con i miei cugini non vedevamo l'ora di salire sui trattori più grandi e nuovi.

Un fascino tutto particolare.

Impegnato nella due giorni dell'Assemblea Nazionale della "Federbim", assieme al collega ed amico Antonio "Vittorio" Chiarella, durante la cena di ieri abbiamo descritto il fascino e la magia della Fiera. Abbiamo riscontrato curiosità ed interesse da parte dei colleghi nazionali, tanto che questo pomeriggio, conclusa la parte ufficiale sono accorsi in massa nelle vie centrali di Aosta per vedere ed anche per acquistare i souvenir!
Un bravo a Jean Barocco, l'instancabile ed attivissimo Presidente del "BIM VdA" che ha voluto l'assemblea nei due giorni del "Natale della Valle D'Aosta" come da lui descritta la "Foire" nel corso della conferenza stampa di ieri.

Caspita...

che pezzi... che pezzi!
Certi artisti sfiorano la perfezione, espressioni che raccontano... sfumature che movimentano, è incredibile l'abilità raggiunta...

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