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18 nov 2020

Carissimo Babbo Natale

di Luciano Caveri

Carissimo Babbo Natale, spero anzitutto che tu stia bene, opportunamente tappato in casa. Non conosco la tua età esatta, ma temo fortemente che tu sia nella fascia a rischio e dunque riguardati, per favore. Di tua moglie sappiamo poco, ammesso che tu ne abbia una perché sul punto i tuoi biografi paiono incerti, ma l'avessi guardati bene da lei. Accusato di sessismo per aver per troppo tempo dominato la scena, potresti vederti soffiato il posto da Mamma Natale (o "Natala" per essere politicamente corretti!). Oppure potresti finire rottamato da un giovinastro che imponga nuove mode e spazzi via senza pietà quel tuo ruolo anacronistico con slitta volante e latte e biscotti per sfamarti quando entri di soppiatto nelle case con il rischio ormai di essere filmato dagli impianti di sicurezza domestici. Occhio al rischio di contagio da parte degli elfi, che mi son sempre sembrati piuttosto promiscui e ormai stufi dei turni di lavoro massacranti nella fabbrica dei giocattoli.

Non vorrei risultarti apprensivo se ti scrivo con largo anticipo, ma immagino che quest'anno la pianificazione della tua notte natalizia non sia niente affatto banale e premetto che non chiedo altro che la solita e improbabile «Pace nel Mondo» ed un anno 2021 gioioso, che per superare quello schifo del 2020 e lo sforzo per farlo penso sia infinitesimale dopo questi mesi dimenticabili per quanto di male ci hanno portato. Per cui - pur sperando che alla fine qualche regaluccio anche riciclato mi arrivi - ho preso carta e penna e mi sono detto: mi prendo per tempo per fare il punto è segnalarti nel contempo che il piccolo Alexis crede ancora in te o meglio fa finta di crederci per atto di fede o per paraculaggine. Il Governo Conte, per ora, non ha detto nulla di te. E' venuto solo qualche consiglio vago dal vago ministro delle Regioni, Francesco Boccia, che certo non avrà problemi ad avere un tuo regalo, perché buonissimo, come dimostrato dal fatto di aver portato all'altare un'avversaria politica, com'è Nunzia De Girolamo, già politica di grido e poi conduttrice televisiva e pure ballerina. Ebbene, il Boccia ha detto che a Natale bisognerà stare con i parenti stretti, che poi è una banalità perché Natale si festeggia da sempre con loro. Confesso di essermi molto divertito del "Dpcm" spedito dal premier Conte già qualche giorno fa con cui ha dettato regole chiare in vista del tuo tour del 24 dicembre: niente sorvolo con slitta e renne, niente regali sotto l'albero per i rischi del contagio e naturalmente ristori per i bimbi che potranno scrivere ai ministri del suo Governo che invieranno regalini via "Amazon". Il regalo migliore sarebbero le dimissioni in massa dei ministri e segnalazione alla Befana per pacchi di carbone. Mi chiedo a proposito della festività se sul Natale graverà un altro "Dpcm", probabilmente emanato da Conte dopo la Messa di Mezzanotte in diretta televisiva. Immagino qualche norma che stabilizzi i menu natalizi, con un colpo elettorale per il Sud dove si preferisce la vigilia al pranzo dell'indomani, più nordico. Baci e abbracci naturalmente banditi e nonni posizionati en plein air sul balcone con cappotto e sciarpa. Niente giochi di società nel pomeriggio e presepe con simpatiche figurine di sanitari ed ambulanze. Gli unici a sghignazzare saranno i bimbi che possono essere untori ma non si ammalano. So bene, caro Babbo Natale, quanto sia difficile scherzare di questi tempi, ma pensare a te, ciccione in tempo di diete e con il costume rosso fuoco e il cappello con il pon pon che dimostra quanto tu sia eccentrico, come si fa a non sorridere? Un abbraccio, Luciano.