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27 dic 2016

Inverno

di Luciano Caveri

Oggi non distraetevi e, come si dice nei film dei "marines", sincronizzate gli orologi. Infatti, anche se è apparentemente immateriale, la data di oggi così non è. Infatti siamo di fronte all'inizio vero e proprio dell'inverno e ciò avviene nel momento in cui il sole raggiunge il suo punto d'inclinazione minimo nel suo moto apparente lungo l'eclittica. Questo da noi avverrà alle ore 10.44, anche se ovviamente non ce ne renderemo conto. Il solstizio invernale coinciderà anche con la giornata più corta dell'anno, smentendo il famoso detto «Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia». Ma non è che siamo proprio rimbambiti ad avere questa impressione.

Spiega Angelo Piemontese, che si occupa di scienze per "Panorama", nel numero in edicola: «Così la Terra, quando è prossima al perielio, il punto di massimo avvicinamento al Sole che capita il 4 gennaio, gira più rapidamente intorno alla nostra stella, però la velocità di rotazione su se stessa rimane invariata e i poli si trovano inclinati di 23 gradi rispetto alla perpendicolare all'orbita. Saltando noiose considerazioni matematiche, ci limitiamo a dire che il risultato prodotto da queste circostanze si traduce in un "anticipo" della posizione del sole nel cielo che si accumula durante l'anno, raggiungendo un massimo di sedici minuti e mezzo il primo novembre e che poi torna a diminuire. Ma a Santa Lucia tale effetto è ancora presente e perciò il sole tramonta tre minuti prima rispetto al 21 dicembre. Ecco perché si ha la sensazione tangibile che il 13 sia il giorno più corto dell'anno. Però nel solstizio d'inverno, anche se il tramonto avviene più tardi e quindi "viene buio dopo", le ore di luce sono minori, perché anche l'alba è ritardata, molto di più rispetto a quella del 13. Ed è quindi il 21, a tutti gli effetti, il vero giorno più breve dell'anno. Dunque nella prima quindicina di dicembre il sole scompare dall'orizzonte più presto nel corso della giornata, ma a partire dalla metà del mese sorge sempre più tardi, fino al 4 gennaio, quando la Terra si trova al perielio». La stagione fredda - cambiamento climatico e sue bizzarrie permettendo - ci terrà compagnia fino all'equinozio di primavera, previsto per il mese di marzo. L'inverno meteorologico, invece, ha avuto inizio molto prima sul calendario. Infatti, il primo dicembre ha segnato, come mi appare logico che sia, l'archiviazione dell'autunno. Secondo l'etimologia, che è come un "filo d'Arianna", che ci permette di attraversare i secoli. "Inverno" viene dal latino "hībernu(m), invernale", per ellissi dalla "hībernum tempus, stagione invernale" e risale a "gheimrinos", dalla stessa radice di "hĭems" ("inverno" nel latino classico). A me l'inverno piace, direi più dell’autunno, perché questo fatto, pur astronomico, del progressivo allungamento delle giornate mi riempie di buonumore, mentre il momento tetro dell'accorciamento non mi piace affatto, pur avendo anche l'autunno qualche suo pregio. Speriamo che questa poesia di Guy de Maupassant sia beneaugurale!

Nuit de neige La grande plaine est blanche, immobile et sans voix. 
Pas un bruit, pas un son; toute vie est éteinte.
 Mais on entend parfois, comme une morne plainte,
 Quelque chien sans abri qui hurle au coin d'un bois. Plus de chansons dans l'air, sous nos pieds plus de chaumes.
 L'hiver s'est abattu sur toute floraison;
 Des arbres dépouillés dressent à l'horizon
 Leurs squelettes blanchis ainsi que des fantômes. La lune est large et pâle et semble se hâter.
 On dirait qu'elle a froid dans le grand ciel austère.
 De son morne regard elle parcourt la terre,
 Et, voyant tout désert, s'empresse à nous quitter. Et froids tombent sur nous les rayons qu'elle darde,
 Fantastiques lueurs qu'elle s'en va semant;
 Et la neige s'éclaire au loin, sinistrement,
 Aux étranges reflets de la clarté blafarde. Oh! La terrible nuit pour les petits oiseaux!
 Un vent glacé frissonne et court par les allées;
 Eux, n'ayant plus l'asile ombragé des berceaux,
 Ne peuvent pas dormir sur leurs pattes gelées. Dans les grands arbres nus que couvre le verglas 
Ils sont là, tout tremblants, sans rien qui les protège;
 De leur oeil inquiet ils regardent la neige,
 Attendant jusqu'au jour la nuit qui ne vient pas.