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28 gen 2014

Aspettando la Chiesa

di Luciano Caveri

Se uno volesse fare il colto, potrebbe parlare di sincretismo e cioè di quel fenomeno di "fusione di teorie diverse in un sistema filosofico o religioso", ma in realtà conosco molti che ormai hanno optato per dei "misti frutta", che realizzano una specie di religione "fai da te". Trovo che sia una scelta legittima e ognuno fa quello che più gli interessa, ma penso anche che una religione, se diventa per le ragioni più varie un punto di riferimento, abbia valori e principi che vanno presi per buoni e non scegliendo quel che ti piace o meno, come si fa in un cena "à la carte". Ci riflettevo, essendo divorziato e risposato, rispetto al tema - che mi riguarda da vicino - dell'atteggiamento della Chiesa cattolica verso chi si trova in questa situazione e il fenomeno è in crescita e peserà mica da ridere. Possiamo dirlo anche rispetto alla Valle d'Aosta, dove "salta" in media un matrimonio su due e, forse non a caso, nei giovani diminuisce la scelta di sposarsi e calano pure i matrimoni in chiesa. Leggevo, in questi giorni, quel che ha detto il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa e coordinatore degli otto suoi pari grado, che aiutano Papa Francesco a sciogliere alcuni nodi mica da ridere, in un'intervista ad un quotidiano tedesco. Sul Pontefice argentino, dando ovviamente ad un disegno divino la paternità dell'avvenimento, ha detto: «Sono profondamente convinto che nella Chiesa siamo all'inizio di una nuova era, come cinquant'anni fa quando Giovanni XXIII ha aperto la finestra per far entrare aria nuova», perché Papa Bergoglio «è vicino alle persone, senza essere in trono sopra di esse ma vivendo tra loro». Maradiaga sui sacramenti ai divorziati risposati, ha detto: «La Chiesa è tenuta ai comandamenti di Dio, che dice "ciò che Dio ha unito, l'uomo non deve separarlo". Però ci sono diversi approcci per chiarire questo». Insomma: un'apertura, timida ma evidente. Invece, sul Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Gerhard Müller, che di recente - in vista del Sinodo sulla famiglia - ha detto di "no" proprio ad una apertura sui sacramenti ai divorziati risposati, Maradiaga ha detto, senza giri di parole: «Penso di capirlo. E' un tedesco, si deve dirlo, è anzitutto un professore di teologia tedesco, nella sua mentalità c'è solo il "vero" ed il "falso". Però io dico: fratello mio, il mondo non è così, tu dovresti essere un po' flessibile, quando ascolti altre voci. E quindi non solo ascoltare e dire no». Insomma: il dibattito è aperto e vivace e forse, alla fine, spetterà al nuovo Papa decidere se il tema, che così divide la Chiesa, resterà in sospeso o se ci sarà una svolta concreta. Sono in molti ad aspettare.