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01 giu 2012

La compagnia dei libri

di Luciano Caveri

Mi ero preparato a questi giorni di convalescenza con il miglior acquisto possibile in caso di sosta forzata: dei libri nuovi. Chi frequenta il sito sa che considero i libri un'autentica medicina per lo spirito e la recente chiusura della libreria "Minerva" di Aosta è stata un'occasione di sconforto e mi ha colpito il crudo realismo dei gestori nelle dichiarazioni intelligenti e dispiaciute di fronte ai conti che non quadravano. La sconfitta non è stata la loro - vorrei rassicurarli - ma di una comunità valdostana che ha meno lettori che in passato. In contemporanea, è stata per fortuna aperta in piazza Roncas 5, la singolare e elegante "CAFé-librairie, Culture alpine e francophonie", che mi auguro diventi un punto di riferimento. Ancora di recente, visitando delle città in Italia o in Europa, mi accorgo di avere come parametro per un giudizio complessivo la qualità e la quantità delle librerie che si trovano. Esiste un gusto nel girare, guardare, curiosare e infine comprare un volume con quel rapporto fisico che si crea con il libro e che mai nessun sistema digitale di lettura o di ascolto potrà interamente sostituire. Non so se alla fine questo "tasso di letterarietà" sia un criterio giusto, perché il declinare della lettura è un fatto purtroppo evidente e palpabile ovunque, a dispetto di un'offerta che talvolta pare strabordante e finisce per essere un sintomo di debolezza alla ricerca di nicchie delle nicchie. Il discorso dell'importanza della lettura, con cui faccio una testa così ai miei figli, non è per snobismo perché io stesso leggevo di più un tempo, prima che molti spazi della nostra vita venissero occupati da televisioni, computer e affini. In queste ore, io sono stato sulle tracce di una tigre dell'Amur, estremità orientale della Russia, nel bel libro di John Vaillant edito da "Einaudi". Quella tigre, un animale impressionante residuo della notte dei tempi, è un pretesto - facilmente esportabile anche sulle nostre montagne - per sapere di più sull'interazione fra uomo e ambiente e su quella componente animale ed istintiva (tipo il muoversi di fronte al pericolo, il fiuto o l'uso dei nostri denti), che vive dentro di noi e che l'autore ci svela, mischiando la scienza e il dipanarsi di una storia. Esemplare di come una lettura possa arricchire.