Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
03 mag 2012

Vittime della tecnologia

di Luciano Caveri

Lentamente ma inesorabilmente vengono smantellate le cabine telefoniche anche da noi. In alcuni casi ho visto addirittura una data presunta di "rimozione" affissa sulla porta e che ho notato non sempre essere stata rispettata, come se i "becchini" fossero in ritardo. Capisco che è "inutile piangere sul latte versato", perché l'evoluzione tecnologica ha spazzato via il passato, che è stato legato al "telefono pubblico" nell'epoca della telefonia fissa.  Io ancora oggi ho in mente la topografia delle cabine telefoniche, comprese quelle già svanite, e per alcune ho ricordi precisi. In una poteva essere un telefonata d'amore, in un'altra un "pezzo" giornalistico dettato ad un "dimafono" (altro strumento sparito) e via di questo passo lungo il filo del ricordo. E lo stessa memoria vale per i bar con il telefono a scatti, che pareva già gran modernità rispetto ai vecchi gettoni. Stupisce ad Aosta la presenza su alcune cabine delle antenne mai smantellate di un sistema di telefonia mista portatile-fisso che mai neppure venne acceso, perché soppiantato dalla telefonia cellulare e dalla liberalizzazione rispetto al monopolio pubblico della vecchia "Sip". Chissà che straordinaria curiosità avrebbe dell'evoluzione tecnologica in atto il grande inventore valdostano, Innocenzo Manzetti, cui di recente è stato dedicato un museo permanente nel centro Saint-Bénin ad Aosta.  Chi non sappia di Manzetti cerchi su www.innocenzomanzetti.it, dove si ricorda la sua straordinaria vita e la sua principale scoperta. Ecco un estratto: "Il valdostano Innocenzo Manzetti precorse con largo anticipo tutti coloro che contribuirono all'invenzione del telefono, riuscendo ad approntare un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza già negli anni Cinquanta dell'Ottocento. Molto prima di Antonio Meucci (1871) e di Alexander Graham Bell (1876), coloro che oggi vengono unanimemente riconosciuti come inventori del telefono. La sensazionale scoperta di Manzetti ebbe un notevole risalto internazionale grazie ad una serie di articoli apparsi su alcuni giornali italiani, francesi ed americani del 1865-1866, in seguito alla presentazione pubblica della sua invenzione. Purtroppo nonostante questi avvenimenti inconfutabili, il nome di Manzetti non ha mai avuto la possibilità di imporsi con decisione nella storia delle telecomunicazioni e nel mondo scientifico".