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27 gen 2012

Le reines senza frontiere

di Luciano Caveri

Sarà Aproz, un paesino vallesano nel Comune di Nendaz noto per le sue acque minerali, ad ospitare il 5 maggio la prima "Bataille des reines internazionale". Adopero le virgolette perché - nel descrivere il triangolare bovino fra Vallese, Valle d'Aosta e Savoia - si potrebbe usare il termine "transfrontaliero". Non fosse che la parola "frontiera" è impropria per queste tre Regioni "gemelle" da sempre nel segno della prossimità umana, culturale e geografica. Neppure le vicende diverse della storia hanno creato una separatezza. Ma per le vacche combattenti c'era qualche problema da risolvere. Spiega "Le Nouvelliste": "les questions sanitaires ont été résolues, après la réunion des vétérinaires des trois régions concernées". E aggiunge: "cette manifestation se déroulera dans le cadre de la finale nationale des combats de reines et sera appelée "Combat de l’Espace Mont-Blanc". Trente-deux primipares y prendront part. Quatorze d'entre elles proviendront de la Vallée d'Aoste, quatre de Haute-Savoie et quatorze du Valais". Una notizia simpatica con un collante antichissimo: l'addomesticamento degli animali anche in zona alpina fu una svolta per gli essere umani e quel passato remoto appare anche nelle "Batailles". Un confronto interessante, infine, per capire - in occasione degli incontri fra allevatori - come agiscono in territori uguali le differenti politiche pubbliche sull'agricoltura di montagna e come differiscono i modelli aziendali.