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02 gen 2012

Cambiano pure gli auguri

di Luciano Caveri

Arrivano ancora cartoncini d'auguri per posta, ma sono sempre meno. Sono come dei sopravvissuti, che si aprono con sorpresa, in un'epoca di cambiamenti rapidi innescati dall'evoluzione tecnologica e che cambiano costumi radicati che mai si sarebbe pensato che sarebbero mutati. Ed invece anche il biglietto d'auguri tradizionale è destinato a morire. Non provo rimpianto pensando agli anni in cui ne spedivo migliaia e cominciavo a firmarli di mio pugno a novembre! Il primo segno di cambiamento sono stati gli SMS, i "messaggini", che da alcuni anni hanno preso d'assalto i nostri telefonini in periodo festivo (giuro che me ne arrivò uno di un amico zelante per la... festa del papà). Divisibili comunque in due categorie: quelli graditi, che appaiono spediti appositamente a te con una personalizzazione che dimostra che ti ha no davvero pensato e quelli sgraditi, che sono standard e buoni per tutti, banalmente inviati tali e quali a tutta la rubrica telefonica. Ma la novità in atto è il ritorno del biglietto d'auguri, inviato con la posta elettronica, che da quest'anno è apparso sulla scena, direi nella seconda versione appena evocata: un biglietto inviato alla cieca attraverso l'intero indirizzario sul proprio computer.  Come già avveniva con i biglietti cartacei, siamo di fronte a immagini, disegni, grafiche le più fantasiose, quasi sempre copiate da qualche parte o frutto di veri e propri bricolage da "copia e incolla". Certo il postino ringrazia (si fa per dire perché il rarefarsi della posta cartacea pesa come un macigno sui bilanci delle Poste!). E il Web diventa anche in questo protagonista di quei cambiamenti che stanno cambiando la nostra vita di fronte alla gigantesca e multiforme Rete.