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25 ago 2011

Una convocazione opportuna

di Luciano Caveri

Sono contento che, fra una settimana, la seconda Commissione del Consiglio Valle si riunirà per discutere, sentendo i parlamentari valdostani e il Presidente della Regione, sull'ormai famoso decreto legge 138, che nel cuore dell'estate si è configurato come una manovra finanziaria senza precedenti a fronte di un punto a capo epocale per l'economia e la politica in Italia. Il mare resta in tempesta e cresce la preoccupazione, ma invocare l'emergenza come alibi buono per qualunque cosa è un'inaccettabile semplificazione e non consente di nascondere le omissioni e i ritardi di chi ci rassicurava sui conti italiani e ora invoca l'unità nazionale e paradossalmente si sente più forte. Ero fra coloro che avevano detto che non si poteva pensare che l'Assemblea regionale aspettasse settembre e il presidente della Commissione, Andrea Rosset, ha corrisposto alle speranze mie e di altri colleghi, fissando questa riunione agostana, utile per un confronto che non avvenga solo sui giornali, ma si tenga nella sede istituzionale per eccellenza per "fare sistema". Ha ragione infatti chi dice che durante la conversione in legge del decreto saranno possibili alcuni cambiamenti ora solo in discussione e che bisogna essere prudenti nei giudizi, ma se si deve agire in questo periodo - su di un decreto che già è vigente! - bisogna che anche il Consiglio lo faccia attraverso la Commissione che si occupa della materia finanziaria, guardando le conseguenze ad ampio spettro su di noi. Capisco che ogni approfondimento si presti a code polemiche, ma il bello delle norme di legge è che nella gran parte dei casi parlano da sole. E certe norme previste sono, in questa occasione, terribilmente eloquenti. Accettare i sacrifici è un dovere, ma in democrazia le scelte vanno condivise.