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02 giu 2011

Quei gusti...

di Luciano Caveri

Oggi e in tutte le stagioni la visita a un negozio di frutta e verdura o ad un analogo reparto di una grande o media distribuzione offre una varietà di scelta un tempo impensabile. Il mercato globalizzato consente di superare la stagionalità dei prodotti e finisce per essere solo una questione di prezzo. Poi naturalmente su come l'aspetto corrisponda al gusto si potrebbe a lungo disquisire, perché i sapori non si inventano e certi rimpianti sono giustificati e pure la legittima ribellione agli eccessi del consumismo. D'altra parte ho avuto la fortuna di essere della generazione degli orti sotto casa e della frutta stagionale. Ho una specie di mappa mentale di dove trovavo fragoline e i mirtilli di bosco, le more e le ciliegie... Mi è rimasta l'abitudine, pensando alle lunghe estati passate ad Imperia in cui mi capitava usualmente di andare al mercato all'ingrosso dei fruttivendoli, di guardare - se li trovo - mercati e mercatini nei Paesi che ho visitato. Si capiscono un sacco di cose.