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26 mag 2011

Una candidatura scricchiolante

di Luciano Caveri

Le Olimpiadi invernali del 2018 saranno assegnate il prossimo 6 luglio a Durban. La tedesca Monaco di Baviera, la francese Annecy e la sudcoreana PyeongChang (la favorita con un budget stratosferico) hanno partecipato in queste ore al "Comitato Cio" a Lausanne per aggiornare le loro candidature in vista della decisione finale. La candidatura dei nostri vicini francesi è stata seguita in Valle con scarso interesse. Va detto che la "corsa" ai Giochi Olimpici è stata caratterizzata da mille problemi e da una crescente tiepidezza, se non contrarietà, delle popolazioni interessate. Ricorda - come esempio - Gurvan Le Guellec su Le Nouvel Observateur :"Le maire de Chamonix, Eric Fournier, en "abominable pragmatique" peu sensible à la poésie olympique, a dû taper du poing sur la table pour ne pas hériter d’un stade de slalom, aménagé sous l’aiguille du Midi, en pleine zone boisée et avalancheuse. Et il s’en est fallu de peu (d’une manif d’agriculteurs en l’occurrence), pour que le village olympique dévolu aux skieurs alpins ne soit pas édifié sur les dernières terres agricoles de la vallée du Mont-Blanc, pourtant cruciales au maintien du pastoralisme". E le conclusioni dell'articolo sono altrettanto interessanti: "La montagne française a besoin d’un grand débat. A-t-elle besoin de jeux olympiques? Pour la fête, le rêve, l’émotion, oui peut-être. Pour se développer durablement, on peut en douter".