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28 apr 2011

Un ricordo... primaverile

di Luciano Caveri

Chissà perché associo la primavera, che in questi giorni pasquali non si risparmia, ad una persona scomparsa alcuni anni fa e il cui ricordo risale ai miei esordi giornalistici, quando a "Rta - Radio Tele Aosta" curavo, assieme ad altri colleghi, rubriche televisive. Un "personaggio" di allora, che collego appunto al risveglio della natura, è l'esperto in piante, naturalista e scrittore Aldo Poletti, novarese di nascita ma valdostano d’adozione, che negli anni successivi fu autore di analoga rubrica televisiva sul neonato telegiornale regionale della "Rai". In un mondo che dimentica in fretta, vorrei qui ricordarlo brevemente per l'efficacia e l'intelligenza delle sue spiegazioni, in cui con bonomia e chiarezza trattava della forza dei rimedi per curare le malattie utilizzando le piante. Tema ancora oggi di gran moda ma allora la fitoterapia era solo all'inizio di un interesse dell'opinione pubblica. La sua conoscenza derivava da una vocazione giovanile (raccontava dello stupore avuto a sei anni per la cicatrizzazione rapida dovuta alla capacità paterna di applicare su di una ferita una foglia) coltivata con studio e osservazione e trasfusa in una grande attività divulgativa ed editoriale. Andava particolarmente fiero della sua collaborazione alla ricostruzione del prestigioso giardino botanico "Chanousia" al Piccolo San Bernardo e delle sue conferenze "en plein air" con codazzo di persone entusiaste della sua capacità di spiegazione, sempre condita da una buona dose d'ironia, dietro alla sua barba profetica e al suo bonario ammonimento, ottimo nel periodo in cui la natura si risveglia, di saper guardare le bellezze attorno a noi.