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24 apr 2011

Riavviata la Paritetica

di Luciano Caveri

Parto per Roma, dove torna a riunirsi, dopo uno stop di quattro mesi, la "Commissione Paritetica Stato - Valle d'Aosta", che aveva lavorato alacremente in poco più di un anno dalla sua costituzione. La pausa forzata era dovuta ai tagli di bilancio per le trasferte a causa di uno svarione statale nell'applicazione troppo rigida delle norme sui "tagli", ma anche a seguito della scelta del Popolo della Libertà valdostano di chiedere al Governo la testa del loro iscritto Dario Frassy. Una decisione che è stata condivisa a Roma e da cui è scaturita la necessità di ricomporre la Commissione con il tempo necessario per la sostituzione. Frassy, come noto, non si è allineato all'interno del suo partito ad Aosta sull'accordo con l'Union Valdôtaine. Un eretico, proprio come il sottoscritto, e ci ritroviamo uniti in questo insolito destino, malgrado la vita politica ci avesse sempre divisi sin da ragazzini. Il decreto con cui subentra a Frassy la dirigente ministeriale Patrizia Palmisani dice, in un burocratese oscuro, malgrado l'incipit da elettricista: "alla luce dell'esigenza di un ricambio nell'ambito della componente di parte statale anche al fine del contenimento della spesa". Insomma, Dario, ma quanto ci costavi... Ovviamente scherzo, essendo quello dei soldi nient'altro che un pretesto, diventato elemento aggiuntivo rispetto alla principale "esigenza di ricambio", espressione delicata per una decisione "politica" di avvicendamento che impatta su di una Commissione che ha rango costituzionale. Il lavoro della Commissione riprenderà sul tema "Ordinamento linguistico", che ogni volta che è stato affrontato in passato - per una curiosa combinazione - è caduta per elezioni anticipate. In discussione anche "Archivi Storici", che venne bloccata al Consiglio dei Ministri dall'allora Ministro Sandro Bondi per le solite logiche antiautonomiste. Vedremo come va.