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27 lug 2010

SOS frescura

di Luciano Caveri

Questo caldo, che da noi è rimasto tale e quale in barba alle notizie - pura banalizzazione - di un calo della temperatura, è francamente esasperante. Capisco che, pensando al giugno freddino e al freddo che verrà, va fatto il pieno di calore: ma tra massime e umidità credo che "abbiamo dato" e ora sarei per un pochino di frescura. Mi dicono due cose: il luglio 2010, se va avanti così, si batte come il luglio più caldo sulle Alpi da quando abbiamo i dati; questo caldo, scaldando impietosamente i larghi muri delle vecchie case, stronca la teoria della vivibilità delle abitazioni datate. Per ora resisto alla tentazione dell'aria condizionata a casa, ma in ufficio me la godo senza sensi di colpa e senza pensare ai menagramo che profetizzano tremendi "colpi della strega". Lo zero termico ci domina quasi dalla vetta del Monte Bianco e il pieno di neve invernale è destinato a liquefarsi: epoca di estremizzazioni, che ci tocca sopportare.