Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e analizzare il nostro traffico. Si prega di decidere se si è disposti ad accettare i cookie dal nostro sito Web.
28 apr 2010

Il mio vicino di banco

di Luciano Caveri

Nick Clegg, il grande emergente nella politica inglese, era mio vicino di banco al Parlamento europeo nelle file dei liberali e democratici: eravamo seduti vicino nell'emiciclo su quelle poltrone blu elettrico che colorano l'aula. Lui poco più che trentenne, io poco più che quarantenne ci impegnavamo durante le sedute in chiacchierate - in francese, che lui parla bene - su argomenti i più vari, prevalentemente politici ma anche familiari e sulla montagna (Clegg conosce bene le Alpi). Ho seguito in questi anni la sua ascesa alla guida dei liberali inglesi - il terzo gruppo inglese, in una logica, ma so che in questa fase rischierebbe di suonare ironico per i patri destini della nostra Valle, "ni droite, ni gauche" - stretti fra i due grandi gruppi conservatore e laburista. In queste ore leggo che la spontaneità e la competenza dimostrata nella campagna elettorale, specie grazie alla televisione dove appare con grande efficacia, potrebbe farne a sorpresa il nuovo premier nel Regno Unito. Ovviamente tifo per lui!