In scena
L'irresistibile forza attrattiva del Natale ci avvince come un campo magnetico cui non si può sfuggire. E' tutto un rifulgere e un gozzovigliare e, come da copione, questa ripetitività è rassicurante e somiglia ai vecchi fari marini prima dei sistemi satellitari di posizionamento.
Eppure una certa retorica gronda d'ipocrisia: abbracci e baci fasulli, affettuosità con parenti o amici serpenti, una festosità da valium o da goccetto riparatore.
Anche questo, in fondo, è rassicurante nella grande commedia umana nella quale ciascuno di noi è protagonista. Le puntate natalizie - questo è certo - risultano particolarmente impegnative e nessuno, me compreso (beninteso), vuole rinunciarci, essendo l'alternativa la condizione d'eremita...
Da oggi, comunque, in soffitta i brutti pensieri e verrò catturato dall'atmosfera di Natale, anche sul blog.
- luciano's blog
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Commenti
Dovrei seguire l'esempio...
ma il "finto" spirito natalizio mi da sui nervi.
Non sopporto il canonico ripetitivo «a Natale siamo tutti più buoni», in questo periodo il caustico Marco Travaglio al mio confronto sembra un'educanda. Non pensate che vada in giro a dispensare perle di "acidità". Semplicemente mi comporto come tutto il resto dell'anno: auguri sinceri e solo quello.
Mi rendo conto di essere poco "assonante" ma oggi come mai mi voglio chiamare fuori dal coro.
Intorno a me vedo troppa falsità e non voglio starci.
In effetti...
è stomachevole vedere gente che si fa grandi auguri e «smack smack» e tutto il resto dell'anno se potesse si accoltellerebbero a vicenda.
E' una grande ipocrisia ma vedo che nonostante tutto continua ad essere così.
Si fa festa con chi si vuole e credo che tutte le occasioni siano buone, il Natale per tante cose è solo un pretesto.
E' anche...
fortunatamente, un'occasione per vedere o sentire persone cui si vuole davvero bene.
I falsoni saranno ripagati con la loro stessa moneta...