June 2022

Il lavoro e gli affetti

Tanto lavoro...Chissà se è "Dna" oppure un'influenza culturale dovuta all'educazione. Fatto sta che l'impronta che mi ritrovo è quella nel lavoro di non fermarmi mai e sarà così - immagino - sino a quando avrò delle cose da fare, che derivano in questo periodo in continuità con il passato dall'impegno politico.
Un mestiere, quello del politico, cui si è prestati pro tempore (verrebbe da dire che tutto è così!), anche perché nello specifico - oltre alla scelta consapevole di fare altro - basta un'elezione sbagliata per trovarsi fuori. Io, a parte un periodo "fuori" dal 2013 al 2019 per mia scelta, in cui me ne occupai senza ruoli elettivi, corro da quel fatidico 2 luglio di 35 anni fa, quando entrai piuttosto giovane (ero il maschio più giovane ed una deputata, Anna Donati, mi superava per due mesi) alla Camera dei deputati.

Ognuno può fare il suo

Benvenuti!E' con grande soddisfazione che noto la ripartenza della stagione delle vacanze. E' come se, dopo anni grami, ci fosse stata la stura di una ritrovata libertà, che pure deve fare i conti con i nodi complessi che abbiamo sotto il naso. I numeri dei contagiati da covid inquietano, la situazione economica e sociale preoccupa e l'inflazione ha riacceso il costo della vita. Tuttavia le compressioni che abbiamo subito ci fanno gustare la ritrovata possibilità di muoverci e di fare i turisti.
Può piacere o no, ma resta il fatto che in una Regione a vocazione turistica - e la Valle d'Aosta d'Aosta ne è un esempio importante in area alpina - non esiste settore economico o parte della società che non abbiano di riffa o di raffa a che fare con il turismo.

Le Alpi minacciate

E' una notizia breve pubblicata sul "Dauphiné", il quotidiano della Savoia, che leggo ogni giorno con viva curiosità, perché siamo così vicini con i problemi da affrontare e le soluzioni da dare per affinità geografica e culturale.
Premessa: come capita da noi agitano gli animi gli eventi catastrofici, in prospettiva e talvolta nel presente, legati ai cambiamenti climatici. L'impressione è che tutto si stia accelerando.
Ecco la breve: "Mont Blanc: record de température au sommet. Le samedi 18 juin à 14 h, la station météorologique italienne installée au col Major (4.750 m), tout près du sommet du Mont Blanc a enregistré la température de 10.4 degrés Celsius. Une valeur plus qu'exceptionnelle pour une telle altitude. Le précédent record de cette station météo gérée par l'agence régionale de la protection de l'environnement du Val d'Aoste était de 6,8 °C".
Se si scava nei giornali vallesani, come "Le Nouvelliste", notizie analoghe, ad esempio sul futuro del Cervino e del Monte Rosa, inquietano. Se allarghi la lettura a tutte le Alpi e alle Regioni che si attestano su questa catena montuosa trovi dappertutto preoccupazioni e la manifestazione di fenomeni meteo straordinari che spaventano e le prospettive sono ancora più cupe.
Credo che sia ora di proporre alla macroregione alpina, "Eusalp", di tenere rapidamente una Conferenza internazionale per reagire, per quel che possiamo fare, per gridare forte che o si interviene con misure mondiali o qui cambia tutto in fretta, e ben prima di quanto ci fosse stato annunciato!

Astensionisti primo partito

I festeggiamenti del neo sindaco di Verona, Damiano TommasiFesteggiare le elezioni quando si vince è doveroso e fa bene il centrosinistra a farlo per il proprio successo alle ultime amministrative. Unica sottolineatura riguarda quanto in Valle d'Aosta chiamiamo "niveaux différents" e cioè che ogni elezione ha un suo perimetro e non sempre i risultati delle elezioni locali sono trasferibili sulle elezioni politiche.
Personalmente la retorica sul "nuovo Ulivo" con il "campo largo" di Enrico Letta mi convince poco, come dimostra in modo esemplare l'idea di far convivere assieme quel che resta dei pentastellati, cioè Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.
Il "tutti assieme appassionatamente" mi pare un errore.

Polemiche e metodi inutili

La bandiera arcobaleno sul Municipio di AostaMi mette una vaga tristezza che ci sia chi, con i soliti comunicati stampa di ordinanza, mi accusi di non capire l'importanza della partecipazione dell'Arcigay in una giornata di autogestione dei ragazzi degli ultimi anni del Liceo scientifico di Aosta.
Ho risposto in Consiglio regionale che la presenza - pur palesemente politica, benché ammantata dalla logica di "esperti" di sessualità - era legittima, perché consentita dagli organi scolastici, su richiesta degli studenti, nel quadro dell'Autonomia scolastica.
Chi volesse risentire la mia registrazione si accorgerebbe di cosa ho detto in Assemblea sul punto e la pianterebbe di seguire il "sentito dire" e di uniformarsi a chissà quale sdegno.

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