Ogni volta che finisce la scuola penso alle vacanze del tempo che fu. Che meraviglia quella tabula rasa per gli studenti da giugno al 1° ottobre. Peccato che all'epoca ci fosse in noi su questo unicum nella vita una beata inconsapevolezza.
Ci pensavo, leggendo in un misto fra divertimento e preoccupazione un libro "100 cose che abbiamo perso per colpa di Internet" di Pamela Paul.
Il primo dei cento è la noia. Parola - "noia" - che di primo acchito mi evoca un libro letto da ragazzo. All'epoca bisognava leggere i libri di Alberto Moravia, per me assolutamente sopravvalutato, e uno dei suoi best-seller fu proprio "La noia" con frasi del genere: «Per me, invece, la noia non è il contrario del divertimento; potrei dire, anzi, addirittura, che per certi aspetti essa rassomiglia al divertimento in quanto, appunto, provoca distrazione e dimenticanza, sia pure di un genere molto particolare. La noia, per me, è propriamente una specie di insufficienza o inadeguatezza o scarsità della realtà». Che noia...