Capita di leggere notizie che fanno male e che obbligano a riflettere su che cosa non stia funzionando nella nostra Autonomia, specie quando riguarda un settore assai dispendioso - e giustamente! - del nostro Bilancio regionale in regime di autofinanziamento. Mi riferisco alla Sanità, un tempo grande fiore all'occhiello per i valdostani, mentre mi è capitato, poche ore fa di leggere, come se fosse una fucilata, quanto scritto in un dispaccio dell'Ansa: "Bene Veneto e Trentino Alto Adige, male la Campania e la sorpresa negativa della Valle d'Aosta. In mezzo due blocchi di regioni, uno che sta un po' meglio e uno un po' peggio, che seguono la solita differenza nord-sud. A fotografare lo stato di salute delle regioni italiane è un rapporto dell'Istat, che si basa sui dati di una serie di indicatori, dalla speranza di vita in buona salute all'ospedalizzazione, tra il 2005 e il 2015". "Le condizioni ottimali del Veneto e del Trentino Alto Adige - si legge - si contrappongono alle condizioni più critiche della Valle d'Aosta e della Campania, caratterizzate da comportamenti profondamente atipici rispetto al contesto generale".