La polemica è di qualche giorno fa e penso si possa dire che viene spenta da un intervento della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su diversi giornali europei, "La Repubblica" per l'Italia.
La denominazione del nuovo commissario nella Commissione europea, che si occuperebbe dello "stile di vita europeo", ha suscitato polemiche, perché strizzerebbe l'occhio ai nazionalisti xenofobi. La verità è che si tratta di una discussione insensata: l'estrema destra non c'entra. Ma soprattutto, questo "stile di vita europeo" non esiste così come è stato strumentalizzato nel suo significato reale, come vedremo.
Così raccontava "Linkiesta" qualche giorno fa: "Il greco Margaritis Schinas, del partito di centrodestra Nuova Democrazia, ha preso il posto di Dīmītrīs Avramopoulos nella DG (Direzione generale) sulle migrazioni, con una novità: la denominazione è cambiata, e ora prende il nome di "Commissario per la Protezione dello stile di vita europeo". Apriti cielo, la polemica è subito scattata. La motivazione è che, accostando la competenza sull'immigrazione al termine "protezione" si strizzerebbe l'occhio all'estrema destra, rinsaldando la retorica xenofoba che vede nell'immigrazione una minaccia capace di minare le fondamenta della società europea".