Vorrei scegliere una parola per quest'anno. Non è nuova e neppure originale, ma è sempre stato uno spazio in cui ho fermamente creduto, perché libera da qualunque prigione mentale.
Decliniamola attraverso l'Etimologico: "fantaṣìa s.f. [fine secolo XIII - "immaginazione", "creatività"]. Prestito latino di origine greca: dal latino "phantăsĭa", dal greco "phantasía, immaginazione", proprietor "apparizione", derivazione di "phantázomai, immaginare, figurarsi" (da cui anche "fantasma"), derivazione di "phaínomai, apparire". Francese "fantaisie", spagnolo "Fantasía", diffuso nelle lingue europee".
L'artista e designer Bruno Munari così ha scritto: «La fantasia è quella facoltà umana che permette di pensare a cose nuove non esistenti prima. La fantasia è libera di pensare a cose assolutamente inventate, nuove, mai esistenti prima, ma non si preoccupa di controllare se ciò che pensa è veramente nuovo. Non è suo compito. Se si desidera questo controllo allora occorre far intervenire la ragione».