Ogni tanto si rimescolano le carte nel mondo del giornalismo, inteso come diffusione professionale di notizie. La ripartizione classica fra ruolo dei giornali, della radio e della televisione è ormai sconvolta e le tecnologie legate al Web, con telefonini e tablet onnipresenti e possibilità on the road di cronisti per caso su avvenimenti d'attualità, mutano ulteriormente lo scenario.
Cosa resta per i giornali, sempre in décalage come orario rispetto all'incalzare, sull'onda dei "social", dei fatti? Beh, intanto con le loro "App", che collegano ai siti, seguono ormai quanto avviene in tempo reale, ma soprattutto quel che resta solido è il ruolo, in cui la carta canta che sia fisica o digitale, degli editoriali e degli approfondimenti. Ci penso tutti i giorni, saltabeccando alla ricerca di spiegazioni di esperti, di riflessioni di chi ne sa di più, di punto di vista originali che ti aprano il cervello.