Sono stato un "addicted", malgré moi, dei voli aerei, che fosse da e per Roma o da e per Bruxelles, compreso - in quel mio periodo "internazionale" - certi tour in giro per l'Europa per incontri vari.
Non ho mai avuto paura dell'aereo: ci sono salito per la prima volta che avevo sei anni. Era l'aereo da turismo del deputato Corrado Gex, amico di famiglia, morto poi nella caduta del suo "Pilatus Porter" solo due anni dopo. A dire il vero quel giorno ebbi paura e ricordo il sorriso del pilota quando l'aereo sobbalzava coi vuoti d'aria, volteggiando nei pressi dell'Emilius.
Poi, da grandicello, cominciai a prendere l'aereo per viaggi. Una delle prime volte, al ritorno dalla Turchia, assistetti attonito al lento svuotamento dei serbatoi dal finestrino posto proprio sull'ala in vista di un atterraggio di emergenza, che poi si scoprì essere stata una scusa per arrestare un presunto terrorista, portato via dalle forze speciali salite a bordo sulla pista. Per il resto tranquilla routine in condizioni meno agevoli di oggi, visto che gli aerei erano più rumorosi e con meno confort.