June 2018

Oggi stacco tutto

Staccata la spina...Per chi ami la Politica - e non la ritenga uno schifo come conseguenza della vulgata impostasi nel solco di un'idea sbilenca tritatutto e tutti - sono giorni interessanti ma anche terribilmente frustranti e talvolta deprimenti nel duplice fronte di Aosta (domani ci tornerò più compiutamente) e di Roma, cui ho dedicato qualche mia riflessione in questi spazi quotidiani, senza riceverne alcuna soddisfazione.
Per fortuna ho bei ricordi degli anni passati, che sono consolatori e mi permettono di poter ritrovare il sorriso e soprattutto di guardare avanti convinto che la Politica vada liberata dai politici incapaci e corrotti e non pensando che ci siano scorciatoie liberticide «per mettere ordine» o improbabili soluzioni digitali comunitariste di cartapesta.
Sarà questa mia amarezza un insieme di cose, compreso il paradosso delle leggi elettorali sempre incredibilmente disastrose, che creano maggioranze improbabili - come amori impossibili - nel mettere assieme le mele con le pere. O forse pesa la crisi profonda della democrazia parlamentare vituperata da decenni a vantaggio degli sfascisti.

Guardare avanti, senza dimenticare

La palazzina aostana dell'Union ValdôtaineTutte le volte in cui, facendo parte di qualche delegazione politica (ora di "MOUV'"), finisco nella palazzina stile western dell'Union Valdôtaine, mi prende un colpo al cuore. Per la semplice ragione che ho passato lì, nel mio ufficio, anni ed anni della mia vita e quando lasciai l'UV, non mettendo più piedi in quel posto per molto tempo, mi sentii una sorta di sfrattato, privato di un luogo della mia memoria e pure quella della mia famiglia.
D'altra parte è andata così e mi sento ancora oggi dalla parte della ragione: l'evoluzione della "mia" Union in un partito personalistico a gestione autoritaria con un uomo solo al comando ha portato alla deriva attuale ed alla batosta del recente voto. Chi non rientrava nei ranghi, avendo uno spirito libero, prima o poi era destinato alla ghigliottina. Mi pare che per ora non ci sia l'attesa ribellione a questo stato delle cose, ma solo qualche timida scossa.

I miei mari

Inizio di giugno al mareAmo il mare e mi basta passarci qualche ora per darmi la carica. Sarà che, dopo una frattura ad un braccio, ho scoperto una carenza - tipica di chi abita in montagna - di vitamina D. Niente di grave e facilmente risolto, ma con la constatazione che la fonte principale di questi pro-ormoni indispensabili per l'organismo umano è l'esposizione alla radiazione solare. Prima giustificazione per goderne di tanto in tanto, staccando la spina dalle "mie" Alpi.
Se poi si aggiunge l'utilità dello iodio - che certo viene più dall'alimentazione che dalla respirazione in riva al mare - l'alibi salutista per i soggiorni marini è completo e posso dire che non si tratta di solo svago, per altro per nulla da giustificare.

Carcere di Brissogne da chiudere

Il carcere valdostano di BrissogneNon c'è mai pace per il carcere di Brissogne: era già nota la notizia clamorosa della mancanza d'acqua potabile per un lungo periodo supplita - si fa per dire - dalla distribuzione di bottiglie ed ora l'"Osapp", uno dei sindacati della Polizia penitenziaria, denuncia il fatto che nelle tubature del carcere valdostano - nel frattempo sanificate - era stato trovato in gran quantità il batterio della legionella.
Ci si deve stupire? Direi di no. Infatti chi abbia seguito negli anni la storia della struttura - ed io fra questi - non si stupisce affatto e anzi si chiede che cosa si aspetti a mettere la parola fine ad una storia infausta.

Fra impegno e disimpegno

E' un periodo nel quale oscillo fra due tentazioni molto contrastanti. La prima è quella che certe vicende valdostane, italiane e europee mi confermano che chi non si occupi di politica, per l'interesse necessario verso la cosa pubblica, perde un'occasione importante. L'altra, esattamente opposta, è quella di accomodarmi sul divano dei delusi e guardare in televisione solo programmi d'intrattenimento, al limite della stupidità, per distrarmi.
Per ora - ma non ci giuro sopra - opto per la prima soluzione con spirito libero e con la logica - mia moglie mi chiede sempre dove riesca a trovarne la voglia - di guardare avanti con occhi ben aperti. ed anche in questo caso il bivio indica due strade divergenti.
Da una parte esiste la questione - preso atto dell’esito del voto molto proporzionalistico per l'idea balzana del legislatore di fissare la quota maggioritaria al tetto elevato del 42 per cento - di capire come gestire il periodo che intercorre da qui al 26 giugno, data fissata per la prima riunione del Consiglio Valle.

Copie, originali e... l'Autonomia

I leoni non sono tutti ugualiOvvio che non si finisca mai di imparare e di trarre opportuni insegnamenti anche da idee con cui costruire pensieri, che si arrampicano come scimmie nel nostro intelletto.
Così leggo un articolo stimolante di un filosofo sudcoreano che insegna all'Università di Berlino, Byung-Chul Han, pubblicato su "Internazionale". Racconta una storia bizzarra che riguarda gli orientali ed il loro approccio con le copie, partendo da alcuni esempi. Uno fra questi racconta di quando nel 2007 il famoso esercito di terracotta, fatto di statue del Mausoleo del primo imperatore Qin a Xi'an che dovevano accompagnarlo nell'Aldilà, venne spedito per una mostra al Museo di etnologia di Amburgo. Si scoprì con uno scandalo che si trattava di riproduzioni contemporanee ed i cinesi non compresero il comportamento stizzito dei tedeschi che annullarono la mostra.

Valle d'Aosta: se si ripartisse dal federalismo?

Pedro Sanchez, il nuovo premier spagnoloNella risposta ad una lettrice, ieri sul "Corriere della Sera", Aldo Cazzullo - editorialista e scrittore "Ami de la Vallée d'Aoste" per le sue frequentazioni di Courmayeur - si è occupato del recente cambio, con il ritorno al governo in Spagna dei socialisti di Pedro Sanchez. Un caso interessante di "ribaltone" dovuto ai guai giudiziari del Partito Popolare spagnolo e alla scelta dei baschi di far venire meno - finalmente! - l'appoggio al premier uscente Mariano Rajoy.
Il nuovo Primo Ministro ha già annunciato la riapertura di un dialogo con gli indipendentisti catalani e Cazzullo osserva nella risposta su Sanchez: «Sarà probabilmente costretto a convocare nuove elezioni l'anno prossimo. Prima però dovrà, se non raggiungere, almeno individuare una soluzione al caso catalano».

Una donna, una storia

La senatrice a vita Liliana Segre a Palazzo MadamaUn estratto dall'intervento di due giorni fa nell'aula del Senato per capire la levatura della personalità e poi ne parliamo.
«Signor presidente, signor presidente del Consiglio, colleghi senatori, prendendo la parola per la prima volta in quest'Aula non posso fare a meno di rivolgere innanzitutto un ringraziamento al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha deciso di ricordare l'ottantesimo anniversario dell'emanazione delle leggi razziali, razziste, del 1938 facendo una scelta sorprendente: nominando quale senatrice a vita una vecchia signora, una persona tra le pochissime ancora viventi in Italia che porta sul braccio il numero di Auschwitz... [L'Assemblea si leva in piedi. Vivi e prolungati applausi] ...porta sul braccio il numero di Auschwitz e ha il compito non solo di ricordare, ma anche di dare, in qualche modo, la parola a coloro che ottant'anni orsono non la ebbero; a quelle migliaia di italiani, 40mila circa, appartenenti alla piccola minoranza ebraica, che subirono l'umiliazione di essere espulsi dalle scuole, dalle professioni, dalla società, quella persecuzione che preparò la shoah italiana del 1943-1945, che purtroppo fu un crimine anche italiano, del fascismo italiano».

La trappola delle citazioni

Rutger Hauer nei panni del 'replicante scaduto' Roy BattyMi capita spesso di adoperare delle citazioni, ma trovo che sia necessaria una grande attenzione nel loro uso, perché c'è il rischio di citare gli autori sbagliati - nel senso di personaggi orribili, di cui è meglio fare a meno - oppure esiste il pericolo di prendere dei terribili abbagli, che stravolgono il pensiero di chi scrisse quelle frasi, ponendole in un contesto diverso.
Ci pensavo rispetto a questa storia del nuovo premier italiano che ha fatto una specie di "matrioska", citando una citazione citata da altro autorevole personaggio, che già aveva sbagliato a sua volta e dunque l'errore - per chi ha ricopiato - si è come raddoppiato.

La Politica non è solo elezioni

Un momento delle ultime elezioniE' singolare come il mondo della politica talvolta si areni nel solo pensiero fisso delle elezioni, considerate non come tappe importanti che costellano il cammino normale di una comunità in democrazia, ma diventate in certi casi una sorta di preoccupazione ossessiva, che trasforma intere Legislature in campagne elettorali a tempo pieno e plasma alcuni che fanno politica in persone fissate e piegate in modo nevrotico dalla febbrile logica di acquisire consensi. Una specie di malattia che imprigiona ogni progettualità o scelta avanzata se ci si limita a pensare che ogni questione serva o meno ad espandere od a ridurre il proprio bacino elettorale.
Segnalo che a peggiorare questa situazione ci pensano i "social" che al posto di essere strumento di democrazia da adoperare con circospezione e misura, rischiano di diventare luogo di vanità continua e di febbre di annuncio di politici desiderosi di essere piacioni e pure terreno di sfogo e frustrazioni di "tupamaros" del Web che, con lo stesso effetto di una cacca in un ventilatore, al posto di aiutare a trovare sintesi sugli argomenti arroventano le discussioni e buttano in vacca il cuore della politica: risolvere i problemi.

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