Ci sono libri che scovi per caso e la cui lettura diventa - anche grazie alla magia degli e-book che scarichi come se ci fosse una bacchetta magica - immediata e intensa, quando trovi elementi che fanno, come si dice in francese, un "déclic", cioè ti accendono una lampadina nella testa.
Mi è capitato con un articolo di Pierluigi Battista dal "Corriere della Sera" in cui presentava un libro sommatoria di tre saggi separati, ma di fatto possono essere letti per come si intersecano. Riporto la prima parte di quanto scritto da Battista: «Ancora una volta su "Cari fanatici" di Amos Oz, pubblicato ora in Italia da "Feltrinelli", un manuale prezioso contro il fanatismo in tutte le sue forme. Una forma di fanatismo descritta da Oz è per esempio quella apparentemente di buon senso, ragionevole e blanda, che si esprime nella mistica dell'unità, nella condanna delle divergenze che ci impediscono di agire come "un sol uomo" contro il nemico, nel fastidio per il dissenso, per la critica puntigliosa, per lo spirito polemico bollato alla fine come un tradimento».