Ho letto con grande attenzione, come penso sia doveroso fare, la lettera del Vescovo della Diocesi valdostana, Franco Lovignana, all'inizio dellìAnno pastorale 2017-2018.
Mai mi permetterei di commentare quelle parti che Monsignor Lovignana dedica alle questioni più propriamente religiose del suo mandato. Lo conosco da tanti anni e so non solo della profondità del suo pensiero, del dinamismo messo nella sua missione, ma anche quel suo radicamento nella realtà locale, che non è affatto provincialismo, ma è la consapevolezza che ogni comunità dev'essere conosciuta e interpretata.
E chi ha il privilegio di averla vissuta fin dalla nascita credo che possa farlo con un vantaggio, fatto di conoscenze e sensibilità. C'è, nel suo intervento, una parte più politica di altre, nel senso nobile di politica, termine che deriva da quel "politico", che viene dal latino "politĭcus", a sua volta ricavato dal greco "politikós, che riguarda i cittadini" e l'amministrazione della "pólis", che viene appunto da "polítēs, cittadino".