«ciao, ciao» con la manina.
Una straordinaria lezione di vita, specie per chi come me, alla fine, non riesce più di tanto a portare rancore. Il "voltagabbana", insomma, che si rifanno ad una definizione precisa, che deriva dal nome con cui era chiamato il soprabito largo e lungo, senza cintura, spesso con cappuccio ed a volte foderato di pelliccia, che in passato era indossato principalmente dai militari, ma anche per lavoro da operai e contadini: la "gabbana" appunto, derivazione di "gabbano", che viene dall'arabo "qabā, lungo soprabito". La "gabbana" poteva essere rivoltata (era cioè "double face") ed indossata anche al rovescio, motivo per cui i militari che disertavano l'esercito, utilizzavano questo stratagemma per non essere riconosciuti durante la fuga. Così si usa il temine "voltagabbana" per indicare, con una connotazione negativa, qualcuno che cambia spesso e con leggerezza opinione o atteggiamento, per ottenere vantaggi personali.